In questa nuova diretta ho deciso di parlare di due temi molto delicati e poi vi spiegherò perchè ho deciso di unirli: il suicidio assistito e l’aborto. Mi avete scritto diverse volte per chiedere la mia opinione su questi due argomenti. Sono temi molto intimi e su cui è impossibile fare teorie, avere un’opinione. Sono quegli argomenti sui quali la mente non ha giurisdizione (sulla nascita, sulla morte), perchè appartengono a una dimensione liminale, tra il visibile e l’invisibile, tra l’umano e il divino. La ragione non può avere giurisdizione su questi temi e tantomeno dovrebbe averla lo Stato. Anche se si sa che al giorno d’oggi siamo arrivati a un punto in cui lo Stato entra in ogni anfratto della vita, degli individui, delle famiglie.
La visione dell’arcontato e la grande Terra di Mezzo
Il suicidio assistito e l’aborto appartengono non agli arconti, alle leggi, alle regole, perchè la nascita e la morte fanno parte dello Stato Intermedio, della Grande Soglia. Laddove il conscio, l’inconscio, il visibile e l’invisibile, l’umano e il divino si incontrano, ovvero ciò che noi chiamiamo l’immaginare. La grande Terra di Mezzo. Sarete portati a dire che ci vogliono comunque delle regole, una legge. Il che in realtà è assurdo e incredibile perchè è frutto dell’ipnosi di massa, che ci vuole rendere impossibile pensare di vivere senza una norma, che gli arconti, le leggi, le regole siano indispensabili.
La grande Terra di mezzo. Sarete portati a dire che ci vogliono comunque delle regole, una legge. Il che in realtà è assurdo e incredibile perchè è frutto dell’ipnosi di massa, che ci vuole rendere impossibile pensare di vivere senza una norma, che gli arconti, le leggi, le regole siano indispensabili. Gli arconti, di fronte ai temi che riguardano la Grande Soglia, l’Immaginale, si trovano sempre in una direzione in cui, come accade in psicologia, ogni direzione che prendi sbagli. Come quando a Natale due persone distinte ti regalano entrambe un foulard, una sciarpa, e tu puoi metterne solo una. Perchè non puoi indossarle entrambe? Qualsiasi delle due deciderai di mettere, sbaglierai: una delle due persone ti chiederà spiegazioni.
Il principio di non contraddizione
Questo è il bivio di fronte a cui si trovano gli arconti, quando si parla di temi liminali. Questi temi non sono assoggettabili alla ragione, perchè per la mente umana, se è vero A non può essere simultaneamente vero anche B. Nella mente del divino e nella mente della natura, invece, A e B sono sempre veri simultaneamente.
La mente umana quindi si trova di fronte a dei limiti enormi, come per esempio il principio di non contraddizione, che non esiste nella mente del divino.
Tutto è buono, giusto, bello, mentre per la mente umana alcune cose sono buone, altre cattive, alcune giuste, altre ingiuste. Ricordi il famoso aforisma di Eraclito? I temi che riguardano la soglia liminale, il confine fra ciò che è umano e ciò che è divino, si trovano in questa impossibilità di essere assoggettati alla giurisdizione della ragione e degli arconti.
In questa società che è arrivata agli estremi catastrofici dell’iperazionalismo, si vuole mettere sotto le sgrinfie della ragione anche questi temi, creando poi delle gravissime discrepanze, ingiustizie. Anche per l’aborto, per esempio, qualsiasi cosa tu decida sbaglierai da un punto di vista legislativo: se non legalizzato, toglierai un diritto alle donne. Se legalizzato, si presenteranno tante situazioni disparate. Per esempio che una ragazzina adolescente, rimasta incinta e che vorrebbe tanto tenersi il bambino, avrà un mondo tutto attorno a sé, non solo la società, pronta a premere affinché abortisca.
Dilemmi morali e legalità dell’aborto
Anche per l’aborto, per esempio, qualsiasi cosa tu decida sbaglierai da un punto di vista legislativo: se non legalizzato, toglierai un diritto alle donne. Se legalizzato, si presenteranno tante situazioni disparate. Per esempio che una ragazzina adolescente, rimasta incinta e che vorrebbe tanto tenersi il bambino, avrà un mondo tutto attorno a sé, non solo la società, pronta a premere affinché abortisca. Perché? Magari perchè non si trova nelle condizioni economiche adeguate per tenere un figlio, perchè è troppo giovane, non ha un lavoro fisso.
Oggigiorno le ragazzine decidono per l’aborto proprio perchè non hanno un lavoro fisso, il che non c’entra nulla con il dare la vita o non dare la vita. Poi se ne pentono per tutta la vita e si portano dietro questa ferita, che non guarirà mai, non potrà mai guarire. Chissà quanti casi di ragazzine che vengono plagiate, spinte all’aborto, magari da un compagno, magari da una famiglia stessa, magari dagli amici. Magari dalla società o semplicemente dalle condizioni economiche.
La consapevolezza nel momento della Grande Soglia
Il suicidio assistito è la stessa cosa: qualsiasi scelta facciano le istituzioni, sbagliano. Perchè non sono scelte che devono essere messe nelle mani delle istituzioni e della ragione, quella analitica. La mente analitica non può avere giurisdizione su questi temi. Se legalizzi il suicidio assistito, sbagli, se lo legalizzi dai un diritto a chi lo vuole.
Il suicidio, così come l’aborto, potrebbero anche comportare un plagio. Qualcuno potrebbe essere spinto a farlo, magari dalle stesse persone per le quali si prova un grande amore. È proprio per un obbligo d’amore inconscio che la persona potrebbe sentirsi spinta a fare questo passo. Noi sappiamo dalle tradizioni dello Yoga del Colophon, che è lo Yoga dell’attraversamento della Grande Soglia, ispirato al Bardo Tosgrol, il Libro Tibetano dei Morti, che la condizione ideale per attraversare la Grande Soglia è quella della consapevolezza e della lucidità. Lo yogin si allena per tutta la vita per non cadere nella fossa dell’inconsapevolezza.
La medicina che ti danno per il suicidio assistito è innanzitutto qualcosa che ti spegne la coscienza prima ancora di provocare la morte. Si pensa così che non essere consapevoli della morte possa in qualche modo renderla più dolce. È proprio questo addormentarti, ci dice la tradizione esoterica, spirituale, che non deve avvenire. Non dobbiamo addormentarci nel momento del transito. Non legalizzare il suicidio assistito e togliere un diritto a chi lo desidera, comporta poi aumentare di sicuro la possibilità di attraversare la Grande Soglia cadendo nella fossa dell’inconsapevolezza. E anche nella possibilità di plagio, di errore, perchè la mente non può avere giurisdizione sulla nascita e sulla morte.
La perdita del senso del sacro nella società moderna
E quindi?
Tutto ciò deve far comprendere come siamo arrivati a un punto in cui la società è andata fuori da ogni senso del sacro. Ha completamente perduto il senso del sacro. Abbiamo fatto della tecnoscienza una religione di Stato: è la nuova religione salvifica, adottata come religione di Stato. Se non basta questo per farci capire come la nostra cultura sia totalmente desacralizzata, cos’altro mai dobbiamo ancora vedere?
Richiamo alla natura e alla spiritualità
Come sempre la strada per la salvezza è la natura, rivolgerci ad essa e cercare di vivere sempre di più a contatto con la natura. Cercare così di sottrarci al brusio del mondo. Cercare di praticare la via sciamanica, della magia, della spiritualità. Perchè in questo modo si acquisiscono poteri, doti, facoltà che sono naturali ma che i più hanno perduto.
Una capacità come quella di essere invisibile e intoccabile dagli arconti. Credo che oggi si parli troppo di vaccini, di immunizzazione, ma che si parli poco del fatto che l’uomo davvero libero è immune agli arconti. Il mago, lo sciamano, il mistico, ovvero colui che ha conservato un buon grado di libertà, capace di vivere in una condizione in cui risulta immune alle leggi, alle norme, alle regole.
C’è bisogno di una rivoluzione al giorno d’oggi, ma dei cervelli. Dobbiamo cambiare il metodo di pensare e possiamo farlo unicamente attraverso l’esperienza mistica e spirituale. Lo sto dicendo da anni prima che scoppiasse il Covid e poi, quando è arrivata la pandemia, con maggiore insistenza.
Verso una rivoluzione del pensiero
Questa è la vera rivoluzione, l’unica, la sola possibile. Una rivoluzione del metodo di pensiero, trasferire la coscienza da una mente iper-razionale, che è un cumulo di credenze indotte dai condizionamento, ovvero la Matrix. Una mente che si può chiamare, come diceva James Hillman, il “pensiero del cuore”, oppure come dico io “la mente poetica”. Possiamo chiamarla “pensiero complesso” (Edgar Morin), “mente immaginale” (Henry Corbin), “overmind”, “la sovramente” (Sri Aurobindo).
Il nuovo metodo di pensiero, che poi è il futuro antico, poichè si tratta di recuperare il pensiero mitico-immaginale proprio degli antichi, unendolo alla mente razionale. Non dico che la mente razionale sia da buttare via, ma che occorre renderla uno strumento dell’anima.
Se continueremo a utilizzarla come accade al mondo d’oggi, continuerà ad essere la carceriera dell’anima, la imprigionerà, costringendola poi ad andarsene. Per il recupero dell’anima occorre fare un soul retrival. Di fronte a questi argomenti, come il suicidio assistito, come l’aborto, dobbiamo renderci conto che non è più possibile farsi delle opinioni. Queste ultime nascono dalle analisi mentali e dalle credenze mentali, sempre condizionate dalla Matrix.
È necessario stare nello stato della non-mente, liberi da ogni teoria, opinione, davvero liberi. Ovvero immuni agli arconti, alle leggi, alle regole, alle norme. Saranno sempre sbagliate e ingiuste, feriranno inevitabilmente qualcuno.
Tutto questo si può fare unicamente attraverso un cammino spirituale.
La fede e la conoscenza dell’attimo presente
Ti invito a imboccare il sentiero che conduce alla liberazione finale e possibilmente di mettere sulla stessa strada tutti coloro con cui avete relazioni, positive o negative. Solo così potremo agire nello stato della non-mente, senza teorie, senza opinioni. In questo modo, quando mi ritroverò a dover varcare la Grande Soglia, avrò una fede impeccabile nell’evento, che si manifesterà nel modo migliore possibile. Questa si chiama fede, la conoscenza dell’attimo presente.
Vuol dire che posso conoscere ciò che è giusto fare nel momento stesso in cui lo faccio, in cui accade. Non avrò teorie che precedano l’azione. Come il samurai, che deve sempre agire nella conoscenza dell’attimo presente, nello stato della non-mente. Perchè se pensa prima alla mossa da fare, sarà già morto. Chi riesce a rimanere nell’attimo presente, nello stato della fede, sarà vincente in tutto e quindi anche immune agli arconti. Come direbbe Milarepa, muoversi nel grande cielo azzurro senza che la rete dei cacciatori possa mai esserci nemica. Perchè non ci vede, perchè riusciamo a passare attraverso le maglie, comporci e scomporci, atomizzarci e ricomporci perchè protetti dalla nostra stessa fede.
La fede è ciò che ci dona tutti i poteri, l’invisibilità, la trasferenza, il corpo illusorio, il potere della luce chiara. Fintanto che il vostro avversario sarà lo Stato, sarete sempre vittime. Perchè? Perchè dall’altra parte non avete il mondo, ma la vostra stessa mente. È lei l’unico nemico, quello che vi imprigiona.
Impegnatevi nello yoga, nel cammino spirituale, non nelle notte inutili contro il mondo. Il mondo ha bisogno di quelli che protestano perchè aumentano la sua autorità e il sistema necessita di coloro che protestano.
Inutile sprecare energie. La vera rivoluzione non è un pranzo di gala, ha detto qualcuno un tempo, quindi se davvero vuoi combattere su quel livello, sbaglierai sempre. Non voglio fare un incitamento alla violenza, sia ben chiaro.