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IADOR: il meglio dell’ultimo anno delle Scuole dell’Imaginal Academy!

Data diretta: 31 Maggio 2023
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Oggi voglio parlarvi di una cosa che rompe molto le regole, IADOR: Imaginal Alchemy Dragon Original Retreat.

Di solito il mercoledì facciamo la meditazione con le Carte del Drago Immaginale ma stamattina ho deciso di parlarvi di IADOR per due ragioni: primo perché non c’è Michaela che di solito estrae la carta del drago e secondo perché la nostra segreteria è letteralmente invasa da e-mail di persone che chiedono maggiori informazioni su IADOR.

IADOR sta per Imaginal Alchemy Dragon Original Retrat ed è il grande ritiro dell’Imaginal Academy, l’Accademia degli immaginalisti. Lo facciamo una volta all’anno ed è il ritiro più lungo che teniamo in Italia, dura infatti sette giorni e quest’anno si svolge in un luogo meraviglioso: la Contea dei Ciliegi nelle Marche, un bosco di ciliegi meraviglioso con sentieri a picco sul mare che permettono bellissime passeggiate meditative.

Imaginal

Fa riferimento alla visione immaginale, che deriva dalla psicologia archetipica junghiana e crea un ponte tra la psicologia occidentale e la millenaria filosofia orientale buddhista.

Immaginal vuol dire avere la consapevolezza che tutto è immagine, sogno, proiezione, che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e che c’è un punto dentro di noi, un confine, oltrepassando il quale la visione immaginale diventa libertà dei sensi.

I nostri sensi, vedere, sentire, toccare, gustare, odorare sono operazioni mentali; quando vedi, senti, tocchi, gusti e odori, scegli tra infinite possibilità che cosa vedere, sentire, toccare, odorare e il soggetto di questa scelta è la tua mente.

Fintantoché i sensi sono proprietà della mente ordinaria, la Ratio, la mente analitica, che è una lama che divide, vivi in una sorta di limbo distinto e separato dal resto del mondo e dagli altri, per cui sei nella condizione in cui quando succede qualcosa è sempre colpa di qualcun altro e quindi abiti un mondo pieno di pericoli, di negatività e di avversari, vivi in un mondo che non è mai ok o quando il mondo è ok, perché la mente decide così, tu non sei ok.

Oppure quando tu sei ok e il mondo è ok, perché la mente decide così in base ai suoi calcoli, c’è sempre qualcuno, magari il tuo compagno, tuo figlio o tuo padre, che non è ok.

Quando invece i sensi si liberano da questa mente analitica, razionale sorge la mente poetica, una mente ampliata, capace di un pensiero complesso, che sa vedere il tutto nella parte e la parte nel tutto e sentire che le cose accadono perché hanno un fine, non perché hanno una causa.

Quando i sensi diventano strumenti di questa mente ampliata, che Aurobindo chiamava “Over Mind, Sovramente, il pensiero del cuore, e che a me piace chiamare mente poetica, divieni sei capace di vedere la realtà come immagine, sogno, proiezione.

Allora accade la magia, la condizione in cui tu sei ok, l’altro è ok e il mondo è ok, perché tutto è sogno, immagine, proiezione e il soggetto di questo immaginare è l’anima.

L’anima non ha un’individualità, è Anima Mundi, l’anima del mondo, e tu sei l’anima del mondo per cui tu sei colui che immagina. La mente poetica non funziona come la mente analitica, una lama che divide separa il bene dal male, il giusto dallo sbagliato, il buono dal cattivo; funziona come un pensiero naturale, un pensiero mitico, poetico, mitologico, un pensiero delle origini che è estetico e non moralistico.

In questa visione estetica delle cose tu sei ok, l’altro è ok e il mondo è ok e in questo modo di percepire la realtà si vive tutta un’altra vita. Come piaceva dire a Michael Williams, il mio maestro di yoga a sciamanico, una vita di serendipità. La serendipità è l’arte di fare accadere eventi inattesi e fortunati. Michael, Il mio maestro, era dello Sri Lanka e l’isola di Serendippo è proprio lo Sri Lanka.

Quando hai la percezione del fatto che il soggetto dell’immaginare è l’anima, e l’anima immagina sempre per un ottimo fine, hai fede in tutto ciò che accade, hai costantemente la sensazione che gli eventi accadano per un ottimo fine e anche quando l’evento è apparentemente drammatico riesci ad affrontarlo con fede e a passare attraverso la tempesta in modo resiliente e positivo. Poi, alla fine della tempesta, vedi il sole ti rendi conto del perché la tempesta è accaduta, comprendi che nella tempesta sono nati tantissimi germogli e allora ti volti e ringrazi l’evento.

Alchemy

La psicologia di Jung e Hillman e in genere la psicologia archetipica è una psicologia alchemica, un cammino che trasforma il piombo in oro, che rende tutto ciò che nella nostra psiche è pesante più leggero, fino a farlo evaporare e a ricondensarlo nell’oro della fede e dell’amore. È una vera e propria alchimia, una trasformazione del vile metallo in oro, che poi viene utilizzato per aggiustare le ferite e le crepe dell’anima. È un processo di potenziamento dell’anima, che unito alla visione immaginale diventa potentissimo.

Qualcuno mi ha fatto notare anche che Intelligenza Artificiale e Imaginal Alchemy hanno le stesse iniziali ,ed effettivamente l’alchimia immaginale, essendo il modo di trasformare il piombo in oro, è anche la via maestra per poter utilizzare tutto ciò che può essere potenzialmente pericoloso per l’umanità, come l’intelligenza artificiale di cui oggi si parla tanto.

Questi strumenti potentissimi come l’intelligenza artificiale possono essere al servizio dell’anima o dell’ego; l’anima è volontà di comunione, di amore, è il sacro, è la volontà di darsi, mentre l’ego è uno strumento che ha come fine il controllo.

L’unica strada che può portare una vera utilità ed un’evoluzione all’umanità è mettere tutte le nuove tecnologie al servizio dell’anima, al servizio della volontà di amare e non della volontà di potere.

Dragon

Il drago, come sapete, è il simbolo dell’Imaginal Academy. In origine il simbolo era la lingua del drago, che è un simbolo alchemico. Anche questo ci dimostra come l’alchimia greco-egiziana sia un tutt’uno con le grandi tradizioni spirituali del mondo. Il drago è un simbolo spirituale prettamente orientale che ritroviamo nell’alchimia che è un cammino spirituale prettamente occidentale e quindi si evidenzia la commistione forte tra le tradizioni misteriosofiche di Oriente e Occidente.
D’altra parte, basta pensare ai Nat, che sono gli spiriti birmani che vivono sul monte Popa. Tra i 37 Nat c’è l’Alchimista di origini arabe, quindi è ovvio che c’è un filo comune che unisce tutte le tradizioni spirituali esoteriche dei popoli; il drago è un simbolo di questo Filo d’Oro.
La lingua del drago era in origine il simbolo di Voyages Illumination, il nostro tour operator e dell’Imaginal Academy; poi intorno alla lingua del drago è stato costruito il drago. La lingua del drago è anche nel sigillo del Mago che trovate sugli anelli e sui ciondoli.
La lingua la lingua del drago con le tre stelle rappresenta il sigillo del Mago: ne parlo nel mio libro “Lo Zen l’arte della ribellione” in cui uno dei protagonisti, Teodoro il mago, ha questo anello. Il Sigillo del Mago è la lingua del drago con tre stelle e rappresenta la formula della pacificazione degli eventi; è un simbolo alchemico molto potente.
Sapete che da una prospettiva spirituale quando siamo in presenza di una malattia o di un problema non ci occupiamo della cura dell’individuo, come nella terapia desacralizzata, bensì della pacificazione dell’evento. La malattia, il problema ci parlano sempre di un evento perturbato che va pacificato, evento perturbato che può essere accaduto nella vita del soggetto ammalato, nella sua infanzia onella sua adolescenza o addirittura nella vita dei suoi antenati o in una sua vita precedente. Nella terapia sacra andiamo a pacificare l’evento perturbato che genera la malattia, che genera il problema nella vita dell’individuo; non andiamo quindi a curare l’io perché l’individualità è una costruzione mentale del tutto illusoria, andiamo a pacificare l’evento e in questa pacificazione viene utilizzato il Sigillo del Mago, la lingua del drago con le tre stelle.

Original

Perché ci hanno copiato, ci hanno plagiato. A volte scriviamo Iador con due o perché i cerchi ripetuti due volte possono essere sia il simbolo dell’infinito sia il simbolo dell’arsenico. L’arsenico in diluizione molto elevata diventa una panacea nell’omeopatia e cura tutti i mali.

Retreat

Perché è il grande ritiro che facciamo tutti gli anni. Come dicevo, quest’anno lo facciamo a giugno presso la Contea dei Ciliegi nelle Marche, un luogo bellissimo immerso nella natura a picco sul mare.

Iador presenta tutti i momenti più belli, più significativi delle nostre scuole accaduti nell’arco di un anno scolastico. Quindi in questi sette giorni di ritiro facciamo un po’ di Life Coaching, il meglio della Scuola di Life Coaching, un po’ di Ikigai, il meglio della Scuola di Ikigai Mentoring, un po’ di Wabi-Sabi, il meglio della Scuola di Wabi Sabi Mentoring, il meglio della Scuola di Yoga Sciamanico: le sequenze fluide e le tecniche dell’estasi. Poi facciamo il meglio della Scuola di Deprogrammazione Creativa, che è la scuola di Viaggio nel Tempo, di regressione alle Vite Passate.
Ovviamente da una prospettiva immaginale il tempo non esiste; esiste la simultaneità dell’attimo presente. Tutto accade adesso, tutto accade proprio adesso e quindi le Vite Passate sono per noi strati profondi della psiche e il Viaggio nel Tempo è il viaggio nelle profondità della psiche.

Poi facciamo il meglio della Scuola di Psicogenealogia e Costellazioni Familiari. Da un punto di vista immaginale gli antenati non sono individui esistiti in un tempo precedente al nostro, sono immagini psichiche attraverso le quali possiamo specchiarci e conoscere meglio il mito che mettiamo sulla scena della vita vivendo
Poi faremo il meglio della Scuola di Mindfulness Immaginale, che riprende la tradizione originaria della foresta del buddhismo theravada e la unisce alla psicologia immaginale e poi, dato che faremo Iador in un luogo naturale meraviglioso non può mancare il meglio della Scuola per Forest Therapy Guide. Le guide alla terapia della foresta sono figure professionali molto ricercate perché oggi la gente ama fare camminate e meditare nella natura.

Meditazione di Alchimia Immaginale

Portatevi nella postura meditativa che esprime un senso di nobiltà e dignità, tenete la schiena ben dritta, chiudete gli occhi e socchiudete appena le labbra in modo da poter respirare simultaneamente dalla bocca e dal naso con una respirazione leggermente più profonda rispetto al ritmo spontaneo del respiro.
Ora evoca un evento importante che sta accadendo in questo periodo della tua vita, qualcosa che stai affrontando in questo momento della tua vita, sia che la mente lo ritenga positivo, sia che lo giudichi negativamente. Per l’anima non esiste qualcosa di positivo o negativo ma per la mente sì.
Evoca l’evento, senti le emozioni che lo accompagnano e dai loro un nome. Dare nome è dare nume, cioè spirito alle cose. Accogli queste emozioni al di là del giudizio che la mente attribuisce loro; le emozioni sono pure energia, fossero anche emozioni di tristezza o di rabbia. La dolce tristezza è un’energia destinata a condurti in un viaggio nelle profondità ctonie, sotterranee dell’anima dove puoi raccogliere molti tesori.

Sii consapevole delle emozioni che stai vivendo in questo periodo della tua vita a seguito dell’evento nel quale ti trovi, non giudicarle, chiamale per nome. Senti che sono forze, energie, spiriti, sono voci dell’anima.

Chiedi a queste stesse emozioni alleanza, complicità, sostegno, aiuto, non respingerle; se la tua mente le ritiene negative non esaltarle, se la tua mente le ritiene positive non provare né attrazione né repulsione: semplicemente sii consapevole delle emozioni che sono con te e chiedi loro di stare dalla tua parte, di essere complici della tua realizzazione, del tuo successo.

Respira e realizza che stai già compiendo un processo alchemico, stai trasformando in oro ciò che è con te in questo periodo della tua vita.

Respira: se riesci a sentire le emozioni che sono con te come potenti alleati della tua realizzazione allora puoi anche sentire che tu sei ok, l’altro è ok e il mondo è ok.

Questa è la condizione della serendipità, la condizione in cui puoi fare accadere eventi fortunati, inattesi dalla mente ordinaria, inattesi e fortunati.

Stai in questo stato ancora qualche istante respirando.

La serendipità è la condizione dell’immaginalista ed è un modo di essere, uno stato della coscienza che può essere reso sempre più intenso attraverso le pratiche.

Un ultimo profondo respiro e riapriamo gli occhi; sarebbe molto bello se tu oggi potessi ripetere questa meditazione anche più volte.

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