Amo ergo sum

Come utilizzare il viaggio dell’eroe per migliorare la quotidianità

Data diretta: 11 Marzo 2024
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Scarica il PDF

In questa nuova diretta, Selene ci parla di Digiuno Immaginale e della necessità di ritornare al sacro grazie alla relazione con il cibo. Il suo nuovo libro, edizioni Piemme, pone l’accento su quanto la società moderna abbia bisogno di riscoprire la vera natura di ogni alimento, che rappresenta di per sé amore e rapporto con il divino.

Lungo il percorso spirituale, il cibo assume così una rilevanza cruciale. Specialmente per chi desidera abbracciare la rivoluzione dei cervelli che permetterà alla visione immaginale di trovare largo ascolto. Proprio al giorno d’oggi, quando tutto sembra volgere verso una direzione opposta.

Ringraziamenti

Il libro Digiuno Immaginale si sta già posizionando ai vertici delle classifiche di vendita, segno che il concetto di “immaginale” sta conquistando un pubblico sempre più vasto, estendendosi oltre la cerchia degli immaginalisti. Questo è motivo di grande soddisfazione per me, poiché testimonia l’avanzamento di una vera e propria “rivoluzione dei cervelli”, un cambiamento profondo nel modo di pensare e immaginare, capace di aprire orizzonti inesplorati.

Un ringraziamento speciale va a tutti gli immaginalisti che non solo hanno prenotato il libro, ma che ne hanno acquistate più copie per diffonderne il messaggio. Seguirò la stessa strategia adottata per le mie pubblicazioni precedenti: girerò per Milano, e forse anche per altre città, lasciando copie del libro in luoghi significativi, come già fatto in passato. Ricordo ancora la gioia nel ricevere i messaggi di chi aveva trovato una copia in luoghi simbolici della propria città, come il cornicione del Duomo o una panchina di fronte alla Scala.

Questa strategia di diffusione non è solo un gesto di generosità, ma rappresenta la condivisione di un pensiero rivoluzionario, che ha il potere di migliorare concretamente la nostra vita. Il “digiuno immaginale” si radica in una filosofia che promuove un’esistenza in armonia con il nostro corpo e il cibo, superando i limitati paradigmi basati su calorie e grassi, che hanno mostrato i loro limiti di fronte all’aumento dei disturbi alimentari e dell’obesità. La nostra missione è quella di riscoprire l’anima, vivere in salute e in armonia, al di là delle restrittive teorie del mainstream.

Un nuovo approccio al cibo con il Digiuno Immaginale

La mente analitica, se isolata, non è sufficiente a guidarci verso la realizzazione personale, la felicità o il successo. Questo principio si applica anche all’alimentazione, come dimostrato da numerosi studi. Per raggiungere una vera comprensione di ciò che significa nutrirsi in modo corretto, per noi stessi e per il nostro ambiente, è necessaria una profonda trasformazione del nostro approccio mentale. 

La rivoluzione necessaria è quella dei nostri cervelli, un cambiamento radicale nel modo in cui percepiamo e ci approcciamo al cibo. Il mio ultimo libro, “Digiuno Immaginale”, propone proprio questo percorso innovativo. Adriano, il mio fedele collaboratore addetto all’ufficio stampa dell’Accademia, ha evidenziato come molte riviste femminili abbiano declinato la proposta di scrivere sull’argomento, poiché il loro business si concentra su contenuti tradizionali legati al calcolo delle calorie e dei grassi.

Tuttavia, la decisione di queste riviste di non trattare argomenti come il “Digiuno Immaginale” non mi scoraggia. Al contrario, rafforza la mia convinzione che vi sia una crescente necessità di superare approcci obsoleti all’alimentazione, i quali hanno dimostrato di non portare benefici significativi, come evidenziato dall’aumento dei disturbi alimentari, dell’obesità e di malattie legate a cattive abitudini alimentari. Questi metodi hanno solamente contribuito ad accrescere squilibri psicologici, soprattutto tra i giovani.

Sostengo che la verità emergerà con il tempo, proprio come insegna l’adagio zen che cita il paziente attesa del passaggio del nemico lungo il fiume. Ho assistito al declino di molte entità che non hanno voluto abbracciare concetti innovativi come lo yoga sciamanico o il “Digiuno Immaginale”, e sono convinta che questo ciclo continuerà. Ciò che conta, però, è che il “Digiuno Immaginale” sta già riscuotendo un grande successo, posizionandosi ai vertici delle classifiche di vendita, grazie al sostegno di una comunità sempre più ampia che riconosce il valore di un approccio rivoluzionario all’alimentazione.

In questo momento di grande fermento, il mio obiettivo è quello di lanciare una serie di dirette incentrate sul “cibo del risveglio” e sulle pratiche del “Digiuno Immaginale”, promuovendo un modo di nutrirsi che sia al contempo un atto di cura dell’anima. Questo percorso non solo sfida la convenzione, ma apre la strada a un’esistenza più armoniosa e consapevole.

Il viaggio sciamanico

Nel mio libro esploro come il viaggio sciamanico e la discesa nell’underworld, termini resi celebri da Joseph Campbell nel suo concetto del viaggio dell’eroe, si colleghino a un processo di purificazione sia fisica che mentale. Questo percorso di disintossicazione trae ispirazione dai rituali di preparazione alle iniziazioni delle antiche tradizioni misteriche – eleusine, orfiche, pitagoriche e dionisiache – e dall’Accademia Pitagorica, dove il digiuno e la purificazione mentale erano pratiche fondamentali per prepararsi agli insegnamenti più profondi.

Riflettendo su questi antichi riti, propongo nel libro un parallelismo tra il percorso iniziatico degli antichi e la nostra esperienza quotidiana, evidenziando come, senza consapevolezza, possiamo facilmente diventare vittime delle difficoltà che incontriamo. La vita di ogni individuo, nelle sue attività lavorative, nelle relazioni e nelle esperienze personali, segue infatti lo schema del viaggio dell’eroe descritto da Campbell: un ciclo di entusiasmo iniziale, amore e passione maturi, seguito inevitabilmente da una crisi che mina gli equilibri stabiliti.

Questo momento di rottura, il “decensus ad inferos”, rappresenta la grande prova iniziatica nella vita di ognuno, un punto di svolta dove affrontare le proprie delusioni e le imperfezioni della realtà. Chi ha avuto la possibilità di leggere il mio libro “Guabisabi” sa che è proprio in questi momenti che siamo chiamati a riconoscere e abbracciare l’imperfezione della vita.

Attraverso il “Digiuno Immaginale”, cerco di guidare il lettore in un viaggio di auto-scoperta e trasformazione, dove le sfide e le prove della vita diventano opportunità di crescita e di evoluzione personale. Il percorso proposto nel libro mira a riconnettere l’individuo con le radici più profonde del suo essere, insegnando a navigare le tempeste della vita con una nuova consapevolezza e capacità di affrontare le imperfezioni e le delusioni con forza e resilienza

La spada magica della vita: superare le prove e trasformare l’esistenza

La nostra esistenza è costellata di sfide che ci mettono continuamente alla prova, invitandoci a superarle per accedere a nuove fasi della nostra vita. Queste prove, simili a quelle iniziatiche dei racconti eroici, ci offrono l’opportunità di conquistare la “spada magica”, simbolo del nostro potere interiore e della capacità di affrontare e superare gli ostacoli. Ogni volta che affrontiamo e superiamo una di queste sfide, ci apriamo a nuove opportunità, sia nel lavoro che nelle relazioni personali, finanziarie e affettive. Il ciclo di entusiasmo, amore, crisi e rinascita si ripete costantemente in ogni aspetto della nostra vita, dalla carriera alle relazioni affettive, dalla gestione del denaro alla vita domestica.

L’esperienza di acquistare una nuova casa illustra perfettamente questo ciclo: l’iniziale esaltazione lascia gradualmente spazio all’amore maturato nel tempo, fino a quando non emergono nuove sfide che ci spingono verso il cambiamento. Queste prove, che si manifestano sotto forma di delusione o impotenza, rappresentano il momento cruciale in cui possiamo conquistare la nostra “spada magica” personale, simbolo di crescita e trasformazione. Superare queste prove ci permette di rinnovare o cambiare il nostro ambiente, di ritrovare l’armonia in una relazione o di riscoprire la passione per il nostro lavoro.

Il rapporto con l’alimentazione segue lo stesso schema: un percorso di disintossicazione mentale e fisica che richiede consapevolezza e determinazione per essere portato a termine. Questo processo non è solo fondamentale per il nostro benessere fisico, ma agisce come metafora per tutti gli aspetti della vita, insegnandoci a navigare le sfide con resilienza e saggezza.

La pratica iniziatica dei nove giorni, ispirata ai grandi misteri antichi, come quelli eleusini, orfici, pitagorici e dionisiaci, non era solo un rituale di purificazione, ma una lezione di vita. Imparare a gestire la relazione con il cibo e con il proprio corpo ci prepara a fronteggiare con successo tutte le altre sfide che la vita ci presenta. Una volta acquisita questa capacità, possiamo applicarla a ogni aspetto della nostra esistenza, trasformando ogni sfida in un’opportunità di crescita e rinnovamento.

La vera magia della vita risiede nella nostra capacità di superare le prove, conquistando così non solo la “spada magica” del successo personale e professionale, ma anche la saggezza e la forza interiore per affrontare ogni nuova sfida con coraggio e ottimismo.

Il percorso verso il cambiamento e la pace interiore

Affrontare la delusione e trovare la forza per cambiare significa immergersi completamente in queste esperienze di vita, accettandole senza giudizio. Il moderno individuo spesso lotta con questo processo a causa della mentalità restrittiva ereditata dal puritanismo post-industriale e dalla morale capitalista, che impone una netta divisione tra bene e male, giusto e sbagliato, vero e falso. Questa dicotomia morale non solo alimenta conflitti come le guerre, basate su una presunta superiorità morale, ma ostacola anche la capacità dell’individuo di vivere in armonia.

Contrariamente a quanto ci viene insegnato, la morale non facilita la convivenza pacifica nella società; piuttosto, serve a consolidare e mantenere il potere. La vera pace richiede il superamento di questi schemi morali. Vivere la delusione significa accoglierla pienamente, sentirne il peso e l’impatto senza emettere giudizi. È un processo di accettazione totale che trasforma l’esperienza in un alleato potente, propulsore di cambiamento. Senza questo abbraccio completo, rimaniamo intrappolati nelle catene della nostra stessa frustrazione.

Questo insegnamento, assente nella nostra cultura, è fondamentale per la nostra crescita personale e spirituale. I grandi misteri e gli insegnamenti iniziatici ci mostrano che non esiste modo migliore per educare le nostre profondità – incluso il nostro sistema neurovegetativo – a navigare l’ombra, il viaggio sotterraneo dell’eroe, che attraverso il “Digiuno Immaginale”. Questo percorso ci insegna a limitare il nostro consumo alimentare, applicando la regola del 20%, un principio che ho esplorato anche nel libro “Ikigai” grazie alla saggezza degli ultracentenari di Okinawa. Questa isola giapponese, nota come una delle “zone blu” del mondo con un’elevata aspettativa di vita, rivela che uno dei segreti della longevità è mantenere sempre il 20% dello stomaco vuoto.

Adottare questa pratica sin dal primo giorno del percorso di digiuno immaginale non solo promuove un benessere fisico, ma insegna anche a vivere le sfide della vita con una nuova prospettiva, imparando a trasformare le delusioni e le frustrazioni in potenti catalizzatori di crescita personale e cambiamento.

Rinascita attraverso la mancanza: il cammino

Nel viaggio del digiuno immaginale, ci avviciniamo al cibo con grande attenzione e consapevolezza, assaporandolo appieno. Questo percorso inizia con un innamoramento profondo per il nostro nutrimento, simile agli episodi mitologici di Orfeo ed Euridice, di Demetra e Persefone, e di Dioniso, frutto dell’unione tra Zeus e Semele. Anche mantenendo il 20% dello stomaco vuoto, ciò non impedisce di vivere a pieno il piacere del cibo, anzi, ci permette di innamorarcene veramente.

Man mano che procediamo, riduciamo ulteriormente l’assunzione di cibo fino ad arrivare a due giorni di digiuno completo, alimentati solo da liquidi. È in questo momento che sperimentiamo la mancanza, le emozioni profonde e oscure del “decensus ad inferos”, quelle sfide che incontriamo in ogni tipo di relazione e che, se superate, ci permettono di rinnovare o cambiare completamente il nostro percorso di vita. Altrimenti, restiamo intrappolati nell’inferno personale della nostra incapacità di affrontare e superare le prove.

Molti rimangono bloccati in questo inferno proprio perché la loro psiche, o meglio, il loro sistema neurovegetativo, non è stato educato a reagire, a confrontarsi con la mancanza e l’assenza. Il digiuno immaginale si propone quindi di insegnare, fin nelle profondità del nostro essere, come affrontare queste sensazioni. Durante il digiuno, il corpo si purifica dalle tossine, la mente si libera, entrando in contatto con emozioni, ricordi e sensazioni che erano state precedentemente represse.

Di fatto, molte delle scelte alimentari errate che facciamo nella vita sono mosse da un desiderio inconscio di rimozione: mangiando cibi nocivi o in eccesso, “anneghiamo” le nostre sensazioni, diventando meno presenti a noi stessi. Il digiuno immaginale, affrontato con serietà e impegno, permette a ciò che è stato rimosso di venire a galla. Questo rappresenta la grande prova iniziatica che ci sfida per ben due giorni, offrendoci l’opportunità di una rinascita interiore.

Attraverso questo percorso, non solo ci purifichiamo fisicamente, ma impariamo a navigare le profondità della nostra psiche, ad affrontare le nostre ombre, preparandoci così a trasformare radicalmente la nostra vita. Il digiuno immaginale diventa quindi un potente strumento di crescita personale, capace di guidarci verso una rinascita autentica, oltre la mancanza e le prove, verso una nuova pienezza dell’essere.

Alla scoperta del sé: il ritorno alle origini

Quando avrete in mano il libro, scoprirete una ricchezza di strumenti volti alla purificazione e alla crescita interiore, tra cui spicca la nuova edizione del Ciceone, la sacra bevanda dei misteri antichi che ho reinterpretato per i tempi moderni. Attraverso queste tecniche di purificazione, non solo libererete il corpo dalle tossine, ma incrementerete anche la lucidità della vostra visione, sia interna che esterna, permettendovi di vedere ciò che prima era velato dalla mente.

Il processo di confronto con la mancanza, l’imperfezione, e le altre emozioni emergenti rappresenta un momento cruciale nel percorso di crescita personale. È qui che viviamo la perdita simbolizzata dalla figura di Orfeo che perde Euridice, la gioia travagliata di Dioniso e la sofferenza di Demetra per la scomparsa di Persefone. Questi antichi miti, legati ai misteri e ricchi di simbolismo, riflettono il ritmo della vita umana e la struttura profonda della nostra psiche, seguendo il modello del viaggio dell’eroe e del suo descensus ad inferos.

Tuttavia, la nostra educazione convenzionale ci lascia impreparati a intraprendere questo viaggio, a navigare le profondità della nostra esistenza e a confrontarci con le sfide ricorrenti che la vita ci pone. Qui entra in gioco il potere trasformativo del digiuno immaginale: un percorso che, attraverso la relazione con il cibo, insegna alle profondità più intime della nostra psiche a compiere questo viaggio. Una volta appresa questa lezione, la psiche è in grado di applicarla a tutte le situazioni della vita, riproducendo la capacità di affrontare e superare le prove.

Il libro fornisce tutti gli strumenti necessari per affrontare questo cammino: mantra, meditazioni, rituali, che non solo facilitano il percorso ma lo rendono anche privo di fatica e pienamente gratificante. Curiosamente, anche nel digiuno si può sperimentare una sensazione di pienezza e appagamento, nonostante la consapevolezza della mancanza e dell’imperfezione. Questa apparente contraddizione è tale solo per la mente, non per il corpo né per la natura.

Questo viaggio non è solo un ritorno alle origini della nostra essenza spirituale, ma anche una profonda rivoluzione nella maniera in cui viviamo e percepiamo la nostra esistenza. Attraverso il digiuno immaginale, si apre la porta a una trasformazione che va ben oltre il fisico, toccando l’anima e riconnettendoci con le verità più profonde del nostro essere.

La via dell’amore e della rinascita

Scoprire la possibilità di una coesistenza di realtà apparentemente contraddittorie rivela il grande inganno perpetrato dalla mente razionale, secondo cui non possono esistere verità simultanee. Nell’universo naturale, invece, la coabitazione di principi distinti è la norma, essendo l’amore e la bellezza le vere guide di questo equilibrio cosmico, al di là delle limitazioni imposte dalla logica umana. Questa consapevolezza ci permette di affrontare, senza diventarne preda, la mancanza, la fragilità, e l’imperfezione che emergono nel nostro percorso di introspezione e purificazione.

Attraverso il sostegno di pratiche come il mantra, la meditazione, i rituali, e il supporto della comunità, siamo capaci di attraversare le prove più ardue e di ritrovare la nostra integrità, simboleggiata dalla conquista della spada magica e del sacro graal. Questo processo di trasformazione interiore è rappresentato nei miti del ritorno di Euridice a Orfeo, della riunione di Demetra con Persefone, e della rinascita di Dioniso, il dio che vive una seconda genesi, testimoniando il potere del rinnovamento e della rinascita.

Mentre il digiuno immaginale si prepara a diventare una realtà tangibile, con la sua pubblicazione imminente e il quaderno omaggio offerto come parte di un pacchetto speciale attraverso i collegamenti appropriati, si apre l’invito a vivere quest’esperienza trasformativa. È un viaggio che non si compie in solitudine, ma con il supporto e la guida della community dell’Academy, pronta ad assistere ogni immaginalista nella sua esplorazione personale e nella risoluzione di dubbi o curiosità.

Vi incoraggio, quindi, a osservare la vostra vita attraverso la lente del viaggio dell’eroe e del descensus ad inferos, riconoscendo come ogni esperienza significativa, ogni relazione importante, abbia seguito questa trama universale di innamoramento, costruzione, crisi, e, infine, superamento o permanenza nell’impasse. Questa prospettiva offre una chiave di lettura profonda per comprendere i cicli della vita, spingendoci a riconoscere e accogliere il potenziale di trasformazione e rinnovamento che risiede nel confronto consapevole con le nostre sfide personali.

Allora, ti suggerisco di fare questa meditazione, di leggere il libro il digiuno immaginale e poi di praticare il digiuno immaginale.

Picture of Morgan K Barraco

Morgan K Barraco