Amo ergo sum

Bhuta, “una ferita non guarita” che va pacificata | iODonna

Secondo appuntamento per Agorà, la rubrica firmata da SCW per il noto giornale online

Parliamo di Bhuta, al centro del nuovo articolo di Selene Calloni Williams per la seconda uscita della sua rubrica Agorà per iODonna. Che cos’è un Bhuta? Parliamo di energie invisibili che possono parlare di ferite ancestrali e che evidenziano una sofferenza che interessa gli avi. 

Secondo la psicologia immaginale, il Bhuta è un simbolo, un’immagine incrinata dell’anima che attende di essere compresa con consapevolezza. Il viaggio verso la guarigione è un cammino di trasformazione profonda: antiche pratiche si intrecciano con i moderni approcci della psicologia immaginale, per sciogliere i nodi che legano le generazioni al dolore della ferita ancora aperta. Un percorso possibile grazie alla Scuola di Psicogenealogia e Costellazioni Familiari ad Approccio Immaginale e ai corsi dedicati in particolar modo a questo argomento.

Uno dei metodi utilizzati da SCW è il Teatro Immaginale, che permette di  evocare a mezzo della narrazione le immagini turbate e dar loro pace. Le ombre del passato, una volta riconosciute e onorate, potranno dissolversi nella luce della comprensione. 

Puoi leggere l’articolo completo sui Bhuta su iODonna.

Picture of Morgan K Barraco

Morgan K Barraco