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ONLINE – Corso Intensivo di formazione in Psicogenealogia e Costellazioni Familiari ad Approccio Immaginale
15 Dicembre 2021 @ 08:00 - 19 Dicembre 2021 @ 13:00
5 giorni intensivi consecutivi. 6 ore al giorno.
I posti sono numerati. Non aspettare l’ultimo momento per iscriverti, potresti non trovare più posto
Per motivi di privacy ti chiederemo di firmare una liberatoria per registrare la tua costellazione, ma il materiale registrato non verra mai divulgato.
Il seminario deve essere seguito IN DIRETTA, perché le registrazioni non vengono inviate,
Se vorrai ricevere la registrazione, esclusivamente della tua costellazione, potrai averla se ne farai esplicita richiesta e verrà pagata a parte, rispetto al costo del corso.
Ciascuno di noi mette sulla scena della vita un mito e ciascuno di noi si risolve quando riconosce il mito che mette in scena vivendo”
– J. Hillmann –
Il corso è parte della Scuola per operatori in psicogenealogia e costellazioni familiari ad approccio immaginale.
Il corso si rivolge a chi desidera svolgere la professione di costellatore ad approccio immaginale
E’ rivolto inoltre a chi desidera conoscere la psicogenealogia e sperimentare le costellazioni familiari ad approccio immaginale per compiere una profonda esperienza di crescita personale.
È consigliato a tutti, ma in particolare a chi desidera migliorare la propria vita e sciogliere le proprie paure.
Le Costellazioni Familiari Immaginali si concentrano sulla nostra relazione con gli avi. Contemplare le immagini degli antenati è fare un’esperienza viscerale di noi stessi. E’ capire perché la nostra anima è venuta.
Durante le Costellazioni Immaginali lavoriamo con i nostri familiari, partendo dal presupposto che essi siano immagini che ci aiutano a intensificare le esperienze della nostra vita. Avendo essi vissuto le nostre stesse emozioni , ci aiutano a guardarle da prospettive diverse e ci insegnano ad avere fede e amore incondizionato per la nostra vita, esattamente così come è, nell’attimo in cui è, eternamente qui ed ora.
Orari in dettaglio
- 15 dicembre 2021 dalle 8 alle 14
- 16 dicembre 2021 dalle 8 alle 14
- 17 dicembre 2021 dalle 8 alle 14
- 18 dicembre 2021 dalle 7 alle 13
- 19 dicembre 2021 dalle 7 alle 13
CON QUESTO CORSO RICEVERAI
- 30 ore di corso online in diretta streaming
- Attestato di frequenza
- Crediti (questo corso, che può essere frequentato singolarmente, da crediti per la “Scuola di formazione in Psicogenealogia e Costellazioni Familiari ad approccio immaginale”. e crediti per la Scuola di Counselling Immaginale
- Per motivi di privacy ti chiederemo di firmare una liberatoria per registrare la tua costellazione, ma il materiale registrato non verra mai divulgato. Proprio per questo motivo, se vorrai ricevere la registrazione della tua costellazione, potrai averla se ne farai esplicita richiesta e verrà pagata a parte, rispetto al costo del corso.
Questo corso ti consente di:
- comprendere quali archetipi ti influenzano e in quale modo
- risolvere la tua nevrosi sociale
- superare i limiti imposti dall’auto-boicotaggio inconscio
Con questo corso Imparerai a :
- Disegnare il tuo genogramma e leggerlo
- Utilizzare le Carte dei Nat ai fini della Costellazione Familiare
- Scoprire il mito che metti in scena vivendo. Il “costellante” scoprirà il mito che ripete incessantemente nella sua vita in modo inconsapevole
- Partecipare alla costellazione di altre persone scoprendo il potere della canalizzazione
- Diventare consapevole della tua storia e delle tue emozioni
- Riconciliarti con i tuoi avi e con i traumi del tuo passato
- Condurre una meditazione sulla storia familiare
- Chiudere la costellazione con le “formule psichiche per la creazione immaginale.
- Le basi della psicologia transgenerazionale o psicogenealogia e delle costellazioni familiari ad approccio immaginale
- Le basi del metodo simbolo-immaginale
MATERIALE DA PREPARARE PER PARTECIPARE
- Il libro “Le Carte dei Nat” di Selene Calloni Williams
- Notizie sui membri della tua famiglia e sui tuoi avi: ad esempio date di nascita, morte, date di matrimonio, eventuali bambini non nati, eventi particolari accaduti (ad esempio: cambiamenti di status economico e sociale, fallimenti, incidenti significativi, migrazioni di parti della famiglia); particolari malattie o eventi che possano aver influito sul ‘destino’ della famiglia.
- Fotografie, per te importanti e significative, dei membri della tua famiglia.
- Una matita per scrivere sul retro delle Carte dei Nat
- Fogli grandi da disegno, preferibilmente A3
- Pastelli o matite colorate
- Una bandana per bendare gli occhi durante le fasi di meditazione.
- Una cappa magica (puoi acquistarla cliccando qui)
- Tappetino o analogo da stendere a terra
LIBRI CONSIGLIATI
- “Psicogenealogia e Costellazioni familiari” Ed. Mediterranee
- “J. Hiilmann. Il Cammino del fare anima e dell’ecologia profonda” Ed. Mediterranee
- “Thonba Lhà” Ed. Tlon
VIDEO consigliati
- Selene Calloni Williams parla di psicogenealogia ad approccio immaginale nella trasmissione “Baobab” trasmessa sulla Rete 3 della RSI: Radio Svizzera Italiana.
- LE COLPE DEI PADRI
- PSICOGENEALOGIA E COSTELLAZIONI AD APPROCCIO IMMAGINALE, PACIFICARE GLI AVI
- Selene, lo Yoga sciamanico e le costellazioni ad approccio immaginale dal Giappone Monte Koyasan
- LE CARTE DEI NAT
CORSI attinenti
- Imaginal Archetype Basic (Video-Seminario) con Selene Calloni Williams
- Advanced Imaginal Archetype 26 settembre 2021 condotto da Selene Calloni Williams
Cos’è la costellazione familiare ad approccio immaginale
La costellazione familiare immaginale è la messa in scena di eventi occorsi agli avi e al costellante stesso attraverso l’utilizzo di “rappresentanti”, di persone, cioè, che interpretano i personaggi evocati dalla memoria del costellante. Attraverso questa evocazione che è un vero e proprio rito sciamanico- il costellante si trova sempre a contemplare grandi emozioni, che sono anima, a dialogare con impressionanti eventi, che sono spiriti. Grazie a questa contemplazione e al dialogo egli si porta oltre la mente ordinaria, in uno stato di coscienza ampliato in cui avviene la sua liberazione e il suo risveglio.
La psicogenealogia e le costellazioni familiari ad approccio immaginale funzionano perché si fondano sulla pura esperienza al di là di soggetto e oggetto, oltre il tempo e lo spazio.
“La costellazione immaginale non è paragonabile alle costellazioni familiari che ho fatto in precedenza, è qualcosa di più profondo e risolutivo, straordinario! Se avete tempo, denaro ed energia per una sola esperienza di costellazione, non disperdete le vostre risorse, fate la costellazione immaginale!” Nicola, imprenditore.
Selene parla della psicogenealogia
La psicogenalogia è un approccio alla conoscenza di sé che passa attraverso la contemplazione degli antenati. A tal proposito le cose possono essere viste da una prospettiva comune o, come a me piace definirla, da una visione immaginale o ribelle. La prospettiva comune dà per scontato il tempo lineare e quindi la sensazione del prima e del dopo, il principio della causa e dell’effetto, il senso dell’Io e il corpo quale realtà oggettiva. Da questo punto di vista i nostri avi sono individui esistiti in modo oggettivo prima di noi e possono influenzare il nostro destino. L’altra prospettiva è nuova, avveniristica e simultaneamente primitiva, propria dell’umanità prima che l’attuale civiltà prendesse avvio, è una visione secondo natura. Per citare Ungaretti, la nostra civiltà è “un atto di prepotenza contro la natura, un atto contro natura” (si veda su You Tube “Pasolini intervista Ungaretti, “Che cos’è la normalità”).
Questo metodo di visione “altro”, non essendo propriamente né nuovo né rivoluzionario, a me piace chiamarlo immaginale o ribelle, perché è spirituale e naturale: la spiritualità e l’ecologia profonda sono atti di ribellione e di libertà. Per adottare la visione ribelle, come spiego nel libro “Lo zen e l’arte della ribellione”, bisogna liberarsi degli “arconti” che sono le norme, le leggi e le regole che abbiamo introiettato e che ci condizionano. Una di queste è sicuramente la convinzione che il tempo sia lineare e non circolare: nella visione lineare del tempo gli eventi appaiono disposti in una sequenza lineare e accadono perché hanno delle cause, mentre in una visione circolare del tempo tutto è presente in ogni attimo e si manifesta perché ha un fine. In trent’anni di studio e lavoro ho approfondito la conoscenza diretta (non solo attraverso i libri ma soprattutto in prima persona) delle popolazioni primitive e animiste ancora esistenti sul nostro pianeta.
Per gli sciamani animisti (lo sciamanismo è incentrato sul culto degli avi) gli antenati sono i nostri stessi organi, i nostri spiriti guida. Inoltre per gli sciamani le idee non sono un secreto del nostro cervello, esse sono piuttosto spiriti, dei, demoni e tali sono gli eventi: “enti”, “entità” “spiriti”. Gli organi sono disposizioni, modalità attraverso le quali incontriamo le idee, gli dei. Per esempio il cuore è la modalità della passione, il cervello è la modalità della conoscenza. Queste modalità di incontro con le idee sono spesso comuni a numerose generazioni nello stesso clan familiare, in tal senso, per gli sciamani, i nostri organi sono i nostri antenati. Contemplare le immagini degli antenati è fare un’esperienza viscerale di noi stessi e del perché la nostra anima è venuta. Compiere la missione dell’anima significa realizzarla, poiché essa non è conoscibile dalla mente se non nella misura in cui viene vissuta. Da una prospettiva immaginale e anche sciamanica, spirituale, naturale e ribelle non è propriamente corretto affermare che gli avi influenzano il nostro destino, semmai gli avi sono immagini (“eidola”, per gli antichi, raffigurazioni simboliche e idoli, immagini di culto) che ci consentono di conoscere più profondamente il nostro rapporto con le idee e, quindi, di vivere più intensamente il nostro destino. L’accento non è posto tanto sul carattere negativo/malato degli avi, bensì sulla funzione positiva che queste immagini possono avere sulla nostra vita una volta pacificate/guarite. Parafrasando Borges posso dire che non esiste un destino migliore o peggiore, ma ciascuno deve compiere il proprio destino. La contemplazione degli antenati, in quanto archetipi, cioè modi d’essere e di vedere le cose, ci aiuta a realizzare il nostro destino. Quella che io chiamo psicogenealogia immaginale è un esercizio di dialogo con le immagini degli avi che ci avvicina alla realizzazione di noi stressi. La chiamo psicogenealogia immaginale perché è sciamanica, cioè ribelle e aiuta a sviluppare un diverso metodo di pensiero, avveniristico e simultaneamente primitivo. Nella nostra epoca, che ha vitale bisogno di creatività, questo è decisamente un metodo di pensiero vincente. È grazie a questa visione diversa che il ribelle si gusta la pioggia, quando tutti gli altri si bagnano: anche la pioggia è anima e non pura materia oggettiva, ma bisogna “vederlo” per “viverlo”. Al fine di dialogare con gli avi, utilizzo vari metodi tra cui il genogramma, le costellazioni familiari e le Carte dei Nat. Queste ultime le ho messe a punto con l’aiuto di una amica sciamana del Myanmar; i Nat infatti sono gli Spiriti di Natura che vivono in Myanmar, sul Monte Popa, sono simboli universali e ci permettono di relazionarci con i nostri avi in quanto archetipi universali. Le Carte dei Nat sono poi state disegnate da un grande artista di arte sacra italiano, Luigi Scapini, che ha preso a modello gli originali birmani, sono in vendita in libreria come allegato al mio libro “Le Carte dei Nat”, edito da Mediterranee. Le costellazioni familiari e il genogramma sono strumenti importanti, possono essere proposti e vissuti alla luce di un pensiero comune, secondo i meccanismi del principio di causa ed effetto, oppure possono essere rituali sciamanici di straordinario potere capaci non solo di portarti a dialogare con le immagini dei tuoi antenati, ma anche di permetterti di sviluppare un pensiero ribelle o immaginale. La visione immaginale ti ridesta dall’impressione che i tuoi avi ti abbiano preceduto, ti sveglia da un sonno ipnotico, liberandoti dal ruolo di vittima. Faccio un esempio per spiegarmi meglio. Luisa si è rivolta a me due anni fa affinché l’aiutassi a realizzare un importante traguardo di lavoro attraverso la psicogenealogia e le costellazioni familiari ad approccio immaginale. Luisa è un’imprenditrice nel mondo della cultura, la creatività è alla base del suo lavoro. Pochi giorni prima aveva avuto un brutto incidente d’auto che l’aveva costretta a non poter presenziare ad una riunione fondamentale per lo sviluppo futuro della sua attività imprenditoriale. Questo incidente, che lei considerava un disastro professionale, era stato l’evento scatenante che l’aveva condotta da me. Luisa mi raccontò che l’incidente era stato causato da un colpo di sonno che le era venuto a causa del fatto che lei lavorava troppo e questo perché nella sua famiglia tutti si erano conquistati la propria posizione lavorando molto, perciò anche lei si sentiva in obbligo di faticare parecchio. Inoltre mi aveva detto che lei era proprio in quell’età in cui sua madre aveva avuto un terribile incidente che l’aveva costretta a zoppicare per il resto della sua vita, mentre sua nonna, alla stesa età, aveva perso i suoi averi a causa della guerra. Facile per Luisa collegare tutti questi eventi in una sequenza temporale di causa ed effetto. Ho cercato di spiegare a Luisa che gli eventi sono “enti”, “entità”, “spiriti”, dei e numi, essi non accadono perché ubbidiscono a leggi di causa ed effetto, ma in quanto hanno qualcosa da dirci, da mostrarci, sono voci dell’anima che ci chiama ristabilire un equilibrio primevo, un ordine universale fondato sull’amore e sulla fede che abbiamo tradito, un patto con la natura e con la bellezza che l’essere umano ha disatteso. Un dio non ha necessità di un perché, lo sapeva bene Euripide che nelle sue Baccanti fece dire al coro: “Nulla accade di ciò che è atteso, ma un dio trova le vie dell’inatteso”. E così gli eventi non hanno bisogno di un perché per accadere. Il perché lo costruisce la mente ma, come direbbero i buddhisti, è sempre chitta maya, “inganno della coscienza”. Quello che ho fatto con Luisa è farle evocare il suo dio, il suo daimon, farle rivivere l’evento dell’incidente: il rumore, il colore, la sensazione fisica, il sapore, la forma dell’evento. E mentre lei era a tu per tu con il suo daimon, ha incominciato a ricordare l’incidente di sua madre e poi è arrivata la nonna con tutta la sua emozione di perdita e rabbia. Mentre Luisa era nella rabbia, nel fracasso delle lamiere che si contorcevano e nel sobbalzo del cuore, nella sospensione del respiro, la sua mente si è completamente annullata. Luisa è uscita dal tempo, io ho visto l’attimo esatto in cui è uscita: il suo ultimo attimo da vittima e il primo attimo della sua libertà. L’ho vista in compagnia del suo daimon, del suo demone, e ho “visto” il demone trasformarsi nel suo più potente alleato non appena Luisa ha rinunciato a capirlo, a dargli un perché, a volerlo fuggire e controllare simultaneamente. Ho “visto” tutti i suoi chakra aprirsi e ho “visto” sua nonna e sua madre al suo fianco, anche loro finalmente libere, perché la libertà di uno è la libertà di tutti; le ho “viste” scaricarsi di dosso il bisogno di passare attraverso lo sforzo personale per conquistare risultati e le ho percepite insieme: distinte ma non separate. I nostri avi sono immagini che ci aiutano a intensificare le esperienze della nostra vita perché a loro volta essi hanno vissuto quelle emozioni e ci aiutano a guardarle anche da altre prospettive. In quelle emozioni vi è il richiamo dell’anima ad abbandonare il controllo, a dire di sì, a ritrovare la fede e l’amore incondizionato per ciò che è, esattamente così com’è, nell’attimo in cui è, nel luogo dove si svolge: eternamente qui e ora.
Chi è Selene?
Selene Calloni Williams autrice di bestseller pubblicati in diverse lingue, storyteller, documentarista, è conosciuta per il suo lavoro di sincretismo tra la visione buddhista e la psicologia immaginale e tra lo yoga e lo sciamanismo.
Ha fondato l’Imaginal Academy, l’Accademia Svizzera degli Immaginalisti per la diffusione della Psicogenealogia ad approccio immginale, della mindfulness, del counselling e del coaching immaginale e dello yoga sciamanico.
È caposcuola dell’approccio immaginale applicato alle costellazioni.
Questo approccio, ispirato all’insegnamento di grandi maestri, come C. G. Jung e James Hillman e oggi divulgato dalla scuola svizzera di Imaginal Academy, vanta numerosi allievi che divulgano le Costellazioni Immaginali lavorando in istituzioni pubbliche e private in Svizzera, in Italia e nel mondo.
AVVERTENZA
Le sedute, i corsi, i seminari, i ritiri e le conferenze offerte dagli operatori dell’Associazione di Nonterapia e nell’ambito dei percorsi di Imaginal Academy sono volte allo scopo della ricerca interiore, del problem solving e della crescita personale, non si sostituiscono al lavoro di medici e psicoterapeuti poiché non considerano, non trattano e non si pongono come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico/sanitaria.