Ludo ergo vivo

Ludo ergo vivo

Kazakistan, le tecniche dell’estasi

Nel lontano 1982 ho incontrato Michael Williams nell’isola di Sri Lanka, lì è cominciata la mia avventura con lo yoga sciamanico che mi ha portato a scrivere i miei libri, a fondare prima l’Associazione di Nonterapia e poi l’istituto Imaginal Academy e Voyagesillumination, con cui ho realizzato viaggi nei luoghi più mistici del pianeta.

Negli anni ho esplorato il sufismo in diversi Paesi come lo Yemen e l’Iran: puoi vedere il diario di viaggio in Yemen e ammirare la foto gallery, così come il diario di viaggio in Iran e le foto che ho scattato durante il percorso e il filmato “L’esperienza sciamanica e la psicologia archetipica”.

Oggi, dopo accurate ricerche, ho trovato contatti di una autentica tradizione sufi in Kazakistan. Ho così pensato ad un viaggio/seminario davvero speciale. Un seminario sullo yoga sciamanico e una full immersion nel sufismo con autentici maestri sufi. Entrambi, lo yoga sciamanico e il sufismo, sono tecniche dell’estasi e hanno molto in comune.

Se vuoi saperne di più puoi leggere gli approfondimenti qui di seguito che ho scritto appositamente per dare una giusta cornice al nostro seminario in Kazakistan, ma soprattutto, se davvero vuoi non solo saperne di più, ma sperimentare in prima persona perché, come me, sei convinto che la vita è adesso e che adesso è il momento di vivere, allora non hai che unirti a me nei miei numerisi viaggi!

La grande distanza che separa l’estasi di uno sciamano dalla contemplazione di un Platone, tutta la differenza creata dalla storia e dalla civiltà, non muta in nulla la struttura di questa presa di coscienza della realtà ultima: è attraverso l’estasi che l’uomo realizza a pieno la sua situazione nel mondo e il suo destino finale.
(Mircea Eliade, Lo sciamanismo e le tecniche dell’estasi, edizioni Mediterranee, Roma,1988, p. 420.)

Approfondimenti

Lo yoga sciamanico e il sufismo

Lo yoga sciamanico, dunque, si distingue per due caratteristiche: la prima di queste  è l’estasi o capacità da parte dello sciamano di viaggiare attraverso i mondi e di comunicare con l’invisibile, la seconda è la riconquista dello stato primordiale di non dualità che è tipica meta del cammino dello yoghin. Affinché si possa parlare di yoga sciamanico bisogna che, all’interno di una pratica mistica, esoterica e iniziatica, siano presenti entrambe queste caratteristiche. Anche nel sufismo queste due caratteristiche sono presenti simultaneamente, sebbene la mistica di riferimento e il substrato culturale sia completamente diverso, si può pensare di fare riferimento al sufismo come a una forma di yoga sciamanico islamico per la sua attenzione all’estasi e la sua forte aspirazione alla non dualità.

PROGRAMMA DI VIAGGIO

31 marzo – Giorno 1, Almaty
Arrivo ad Almaty. Trasferimento in hotel e tempo a disposizione per il relax e la meditazione. Pernottamento

1 aprile – Giorno 2, visita di Almaty
Colazione in hotel. Incontro con la guida ed inizio della visita della città: la chiesa di legno più’ alta al mondo (la Cattedrale Zenkov), il Green bazar e la moschea centrale, passando per le attrazioni più moderne della città come la futuristica Al Farabey street, il Palazzo presidenziale. Pranzo e Cena in ristorante. Pernottamento.

2 aprile – Giorno 3, Almaty – Seminario di Yoga Sciamanico – Shymkent
Colazione in hotel. Seminario con Selene. Pranzo in hotel. Trasferimento in aeroporto, volo per Shymkent e trasferimento in hotel. Cena in hotel o ristorante.

3 aprile – Giorno 4 , Shymkent –Turkestan
Colazione in hotel
l. Partenza per la moschea sotterranea “Ak Meshit” chiamata “Grotta del dragone”  (67 km) – uno dei luoghi più misteriosi nella regione sud del Kazakhstan.
Si tratta di un’enorme grotta naturale lungo la strada per Turkestan. La grotta è alta 25 metri, profonda 65 e lunga 154 metri. E’ impossibile non rimanere impressionati al primo sguardo! L’ingresso si trova 10 metri al di sopra del terreno e ci sono delle minuscole scale che portano dentro la grotta. Una delle leggende dice che era il luogo dove viveva un Drago, ma la popolazione locale crede che si trattasse di un antico riparo dove i loro avi si rifugiavano per nascondersi dalle invasioni dei Mongoli. Al giorno d’oggi la grotta è un popolare luogo di pellegrinaggio –  decine di donne, bambini ed anziani pregano nella grotta per essere curati.

Trasferimento alla moschea Appak Ishan. Visita della madrassa e della moschea Appak Ishan (maestro Sufi) XIX secolo. Tempo a disposizione per la preghiera. Arrivo a Turkestan – incontro con il professore per parlare della storia della filosofia Sufi. Pranzo in una famiglia Kazaka. Cena in un cafè. Pernottamento.

4 aprile – Giorno 5, Turkestan – Shymkent – Aktau
Colazione in hotel. Visita del mausoleo di Khodja Akhmed Yassui. Khoja Alhmet Yassawy fu uno dei fondatori del Sufismo, filosofo, poeta e predicatore, che ha esercitato una grossa influenza sullo sviluppo degli ordini mistici di lingua Turca. Suo padre Shaikh Ibrahim era famoso nella regione per le innumerevoli prodezze e molte leggende locali narrano di lui. Di conseguenza tutti conoscono, grazie alla sua stirpe, questo tranquillo e schivo ragazzo, il quale ha acquisito nel tempo un’importante posizione spirituale, sempre sostenuto dalla sorella maggiore. Visita della sauna, risalente al XVI secolo. Visita del museo. Partenza per Shymkent, volo per Aktau. Pranzo e Cena in un cafe’. Pernottamento ad Aktau.

5 aprile – Giorno 6, Aktau – regione del Mangystau
Colazione in hotel. Partenza per Shopan ata – 210 km. Shopan-Ata era un seguace Sufi di Khoja Ahmed Yasawi, la cui moschea si puo’ ammirare a Turkestan. In un primo momento si recò nel deserto, cosa che lo inspiro’ per costruire il monastero di Beket-Ata. Il complesso è abbastanza grande, con molte grotte utilizzate per la preghiera di Shopan Ata e dei suo studenti.

Tea break e trasferimento per la moschea sotterranea di Beket Ata – 69 km.
Beket-Ata fu una scuola Sufi molto importante, che a sua volta ha fondato diverse moschee sotterranee e madrasse nel Mangistau, regione che si trova nella parte occidentale del Kazakhstan, ai confini con il Mar Caspio. Il sepolcro, la moschea sotterranea Oglandy è divenuta un importante luogo di pellegrinaggio per I mussulmani del Kazakhstan. Pranzo al sacco a Beket Ata.

I discendenti di Beket Ata ci parleranno delle origini del Sufismo e ci introdurranno alle sue pratiche. Sarà un momento si condivisione e di pratica molto importante.
Pernottamento in una casa per pellegrini (casa con due grandi camere separate, una per le donne e l’altra per gli uomini, bagno esterno e docce non disponibili).

6 aprile – Giorno 7, Aktau –Astana
Colazione in guest house. Partenza per la citta’ di Aktau  – 278 km.
Attraverseremo la cavità di Karagie cavity, 132 metri sotto il livello del mare, il punto più’ basso lungo la strada misura 119 metri sotto il livello del mare. Dopo 50 km. percorreremo strade secondarie per ammirare il panorama della cavita’ di Karagie ed in particolare della zona denominata “Sautti”.
Arrivo ad Aktau . Pranzo e visita della città con i suoi luoghi storici, culturali, archeologici ed i monumenti più interessanti, possibilità di una breve passeggiata lungo la Promenade. Trasferimento in aeroporto e volo in direzione di Astana. Pranzo e Cena in un cafe’. Pernottamento ad Astana.

7 aprile – Giorno 8, Astana: tour della città
Colazione in hotel. Incontro con la guida ed inizio del tour della città. Il tour inizia dalla parte vecchia della città sulla riva destra del fiume Ishim. Piazza della Costituzione, Museo del primo Presidente e la Sala del Congresso saranno i primi punti della città da scoprire. Cammineremo lungo la riva del fiume Ishim e visiteremo la città con il suo movimento ed il suo sviluppo negli anni, i suoi palazzi ed i moderni monumenti della capitale (Independence Square, Water-Green Boulevard, Round Square), cosi’ come quelli storici.
Visita del monumento “Astana-Baiterek”: rappresenta veramente un simbolo architettonico di rinnovo, il simbolo della giovane capitale, uno dei principali simboli del Kazakhstan.
Visita della moschea di Hazrat Sultan: una delle attrazioni più moderne di Astana, la giovane capitale del Kazakhstan. La costruzione della più grande moschea dell’Asia Centrale è durata più di 3 anni ed e’ stata inaugurata nel Luglio del 2012. “Hazrat Sultan” è la traduzione di “Sultano Apostolo”. La moschea è stata chiamata così in onore di uno sceicco Sufi – Khoja Ahmed Yassawi (dodicesimo secolo), che fu poeta, filosofo e santo, conosciutissimo nell’intera Asia Centrale. Il Mausoleo di questo santo è situato nella città kazaka di Turkestan. La moschea occupa un’area di 11 ettari e può ospitare fino 10.000 persone.
Pranzo e Cena in ristorante. Pernottamento

8 aprile – Giorno 9, Astana
Trasferimento in aeroporto e volo di rientro.

AVVERTENZA

Il corso è svolto allo scopo della ricerca interiore, del problem solving e della crescita personale, non tratta e non si pone come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico/sanitaria. Esso è per tutti gli spiriti liberi, per chi sa scorgere nelle difficoltà delle opportunità di crescita, per chi crede che la felicità sia cosa di questo mondo, per chi sa piangere a volte e ridere molto ed è disposto ad amare incondizionatamente. I servizi forniti da Associazione di Nonterapia non si sostituisco nemmeno in parte all’opera di medico e psicologi. In caso di patologia è necessario rivolgersi a un medico.