Seduci gli spiriti che animano la foresta, incantali e portali a te, così che ti siano vicini e tu possa sempre sentire il loro alito sulla tua pelle e al tuo fianco il dolce calore della presenza dell’invisibile , che ti sostiene nella realizzazione del tuo obiettivo.
Questo corso intensivo è strutturato in 4 giornate online.
Aperto a tutti, fa parte del programma della scuola di Psicogenealogia, di Forest Therapy e di Deprogrammazione creativa, Filosofia dei viaggi nel tempo.
È valido anche come corso di aggiornamento per i diplomati alle tre scuole.
Questo corso sarà, con le potenti pratiche del Bardo Tosgrol, un viaggio nella psicogenealogia e nello Shrinin-Yoku .
Sono argomenti strettamente legati tra loro perché non si può imparare a comunicare con gli avi, se non si è pacificato il proprio rapporto con la morte e non si sa viaggiare nell’invisibile.
Shinrin-Yoku, l’immersione nella foresta. La natura ci rende più sani, più felici e più creativi
Origini e benefici
Il termine Shinrin-Yoku è stato coniato in Giappone nel 1982 da M. Tomohide Akiyama, allora direttore dell’ente forestale giapponese, fa riferimento all’immergersi nella natura con i cinque sensi.
Lo Shinrin. Yoku oggi è, a ragione, annoverato tra le terapie preventive. Infatti l’immersione nella natura ha effetti terapeutici comprovati in modi empirici e scientifici.
L’estetica giapponese e il Buddhismo Zen
Sebbene raccolga in sé principi antichi, l’estetica giapponese, come disciplina filosofica, nasce solo duecento anni fa. Essa è influenzata dalla visione buddhista della natura.
Per il Buddhismo la natura è impermanente ed evanescente, non è sostanziale né oggettiva.
Il Buddhismo, infatti, concepisce il divenire come illusorietà. Il mondo quale noi lo vediamo altro non è che miraggio illusione (maya) o inganno della coscienza (chitta maya).
Persino nascere e morire sono illusioni. Il Buddhismo propone all’uomo un cammino fondato sulla meditazione, la contemplazione e l’ascesi, capace di condurre al Nirvana, la fine delle illusioni e la piena libertà da esse (la parola “nirvana” significa letteralmente “estinzione” e fa riferimento allo svanire di tutte le apparizioni illusorie giacché l’uomo liberato non ha più bisogno di proiettare se stesso nel divenire e può esistere nella libertà del nirvana.
L’osservazione empirica della natura porta spontaneamente a queste conclusioni. La caratteristica di impermanenza, infatti è evidente in natura. Tutte le immagini in natura sono incessantemente cangianti e non possono essere afferrate. Il filosofo greco Eraclito per definire questa condizione ha fatto ricorso alla seguente metafora: “Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va”. (Eraclito, “Frammenti”, Diels-Kranz 22 B 919).
Dunque tutto è immagine e tutte le immagini svaniscono prima che le si possa afferrare. Poiché in natura nulla viene sprecato, ma tutto ciò che svanisce diviene qualche altra cosa, concludiamo che tutto in natura si dà a qualche altra cosa. La natura è la manifestazione della capacità di darsi. Difficile pensare a una ragione
Il divenire, la ruota del samsara, il ciclo delle nascite, vite, morti e rinascite è una grande immagine che si manifesta per consentire alla consapevolezza di incontrare l’amore e il sacro, che è l’esperienza del darsi.
Darsi è la chiave del nirvana, della liberazione finale.
Si oppongono al darsi gli attaccamenti e le paure umane. L’estetica giapponese è un’esperienza di scioglimento degli attaccamenti e di superamento delle paure, essa nasce dall’osservazione della natura che di tale esperienza è maestra. Lo Shinrin-Yoku è connesso all’estetica giapponese, al Buddhismo e allo Zen. Esso è una via verso la felicità che prende la natura come maestra. L’uomo connesso alla natura non è solo più sano, ma è più spirituale, meno manipolabile e condizionabile.
Il pensiero immaginale e il pensiero del cuore
In Occidente, partendo da pensatori come Henry Corbin, James Hillman, C. G. Jung, ha preso avvio la filosofia e la psicologia immaginale che oggi rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente, suggerendo nei giusti modi a chi ha una tradizione occidentale, la visione dell’impermanenza e dell’illusorietà del divenire.
Per Henry Corbin viviamo in un mundus imaginalis o mundus archtypus, dove ogni apparizione è simbolo del nostro cammino verso il risveglio e la libertà. Questa visione è, al di là di Oriente e Occidente, profondamente presente nel nostro dna, rispecchia il sentire dei popoli animisti e il nostro passato ancestrale. Il senso del materialismo e dell’oggettività delle cose si è formato in tempi recenti nell’uomo, con lo svilupparsi della civiltà attuale, la quale, come disse il poeta Ungaretti, “è un atto di prepotenza nei confronti della natura”, “un atto contro natura” (da “Comizi d’amore”, Pasolini intervista Ungaretti, “Che cosù recenti,sperimenti empirici. L dello spirito della vite potrai avere una profond trasformazionete è di buon augurio. Quando vu’è la normalità” Intervista pubblicata su YouTube, https://youtu.be/ypFcFh98vME)
La credenza nell’oggettività è espressione di una volontà di controllo e di potere da parte dell’uomo sulla natura. Ciò che è oggettivo e sostanziale, è anche misurabile, prevedibile, governabile. Ciò che incessantemente appare e svanisce non è afferrabile, richiede la capacità di percepire l’invisibile, di attraversare la Grande Soglia consapevolmente e di fare ritorno.
L’innesto dell’obiettivo con l’aiuto della foresta
Quando hai un obiettivo che non riesci a raggiungere e ti fa male, puoi utilizzare l’immersione nella foresta e il tamburo immaginale per creare l’immagine di ciò che vuoi raggiungere e innestarla nel flusso dinamico dell’armonia universale e anche per pacificare ricordi, emozioni, eventi accaduti, in un tempo lontano o anche solo cinque minuti fa, che sono in contrasto con l’immagine del tuo obiettivo e ne ostacolano il divenire.
Ciò è fatto in questo modo.
Vai nella foresta con un tappetino che puoi stendere a terra. Quando trovi il luogo adatto sdraiati sulla schiena e osserva il cielo.
Rimani immobile, rilassa profondamente ogni singola parte del tuo corpo. Appena percepisci il corpo morbido e abbandonato, inizia a sentire il suono di un tamburo nei tuoi organi. All’inizio si tratta di “immaginare” il suono, ma con la pratica si può arrivare a udire distintamente il tamburo. Le tue viscere sono il budello stesso con cui il tamburo è fatto e, percosse da una forza invisibile, emettono un suono ritmico, sempre uguale.
Quando il suono del tamburo è sufficientemente chiaro e distinto, portati seduto.
Nella posizione seduta, avendo cura di tenere la schiena ben eretta e il mento vicino al torace, fai vibrare la tua testa, muovendola leggermente e velocemente verso destra e sinistra. È importante che il movimento sia minimo e veloce, talmente lieve che dall’esterno appare quasi impercettibile. È come se scuotessi la testa per dire di no, ma lo fai lievemente, velocemente e continuativamente.
Mentre scuoti la testa senti il suono del tamburo nel tuo corpo.
Supponiamo che l’immagine dell’obiettivo che vuoi innestare sia quella di un corpo magro e sano. Contempla l’immagine visionaria di questo tuo corpo e simultaneamente pacifica l’immagine attuale amando il tuo corpo così com’è senza riserve. Chiama a raccolta gli spiriti dei tuoi avi e chiedi loro di aiutarti a mangiare in modo sano ed equilibrato, a fare attività fisica e a coltivare l’immagine di corpo che desideri. Perdona e benedici, reintegrandole pienamente, le immagini del passato che sono in contrasto con l’immagine del tuo obiettivo.
Fai ciò per qualche minuto consecutivo, poi ferma il movimento della testa e rimani immobile nel puro ascolto del suono del tuo tamburo interiore che chiama a te gli spiriti della foresta e comunica con essi. Continua e chiedere la collaborazione degli spiriti della foresta e dei tuoi avi. Il suono del tamburo porterà loro la tua richiesta e a te il loro amore e il loro sostegno. Il tamburo è unione, comunicazione.
Seduci gli spiriti che animano la foresta, incantali e portali a te, così che ti siano vicini e tu possa sempre sentire il loro alito sulla tua pelle e il dolce calore della presenza dell’invisibile al tuo fianco che ti sostiene nella realizzazione del tuo obiettivo.
Avvertenza
Il corso è svolto allo scopo della ricerca interiore, del problem solving e della crescita personale, non tratta e non si pone come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico/sanitaria. Esso è per tutti gli spiriti liberi, per chi sa scorge nelle difficoltà delle opportunità di crescita, per chi crede che la felicità sia cosa di questo mondo, per chi sa piangere a volte e ridere molto ed è disposto ad amare incondizionatamente.