Buongiorno, stamattina voglio parlare di sessualità e di come riparare con l’oro, sempre riferendomi al mio ultimo libro Kintsugi, tutte le ferite che riguardano la dimensione della sessualità.
Pochi giorni fa ho letto una vecchia intervista Battiato in cui diceva: “Finalmente ho superato la dimensione della sessualità, non ho più lo stimolo e quindi posso convogliare tutta la mia energia sessuale verso i miei progetti creativi”.
Era un creativo, un artista e quindi era molto felice di poter convogliare tutta la sua energia sessuale verso la creatività. Battiato, da quel grande che era, con queste poche parole ha espresso un concetto che è alla base del cammino che conduce alla libertà. Tutte le tradizioni sciamaniche, esoteriche e mistiche e in particolare la tradizione tantrica trattano di questo. Il tantrismo è una tradizione trasversale per cui troviamo elementi di tantrismo un po’ in tutte le tradizioni spirituali dei popoli, nell’induismo attraverso lo Shaktismo, nel Buddhismo tantrico e persino in un certo Cristianesimo che si rifà alla Gnosi troviamo le forme più autentiche del tantrismo; nell’Islam lo troviamo nel Sufismo.
Con la parola tantrismo non si intende nulla di quello che i più oggi pensano che sia; purtroppo, in Occidente, grazie anche a degli autori che hanno diffuso il tantrismo in forme assolutamente improprie, la gente pensa che tantra e tantrismo abbiano a che fare con la sessualità come comunemente è intesa e invece non c’entra proprio niente, anzi semmai il tantrismo – Tantra significa strumento per la libertà – è proprio la strada che conduce al superamento di una certa sessualità così come è comunemente intesa e piuttosto il tantrismo assomiglia a un cammino come quello che ha fatto Battiato.
È proprio attraverso una certa immagine dell’energia sessuale, una certa narrazione della sessualità che questo mondo pretende di governarci, di tenerci legati attraverso gli arconti, cioè le norme e le regole sociali.
Per controllare un individuo devi innanzitutto controllare la sua energia sessuale e in questo la nostra civiltà si è specializzata. Innanzitutto, essendo la nostra la civiltà dell’Homo Consumens, l’energia sessuale, la sessualità viene utilizzata per vendere e tutti si vendono attraverso la sessualità, e non solo i prodotti ma gli esseri umani. Anche i politici, I filosofi, persino i cosiddetti scienziati o sedicenti tali oggi si vendono attraverso la sessualità. Se un individuo non prende coscienza di ciò e non si risveglia finisce veramente per diventare schiavo di questa civiltà, schiavo dei sistemi di controllo e di potere perché schiavo della propria energia sessuale.
Allora innanzitutto dobbiamo conoscere che cos’è l’eros? Eros secondo gli orfici era il Dio primordiale, l’energia che dà origine all’esistenza.
E’ Kundalini. la Kundalini Shakti, l’energia cosmica. La Shakti è la forza esecutrice del Supremo, del Dio. Se identifichiamo il divino con Bhagavan, l’Amore, la Shakti, in quanto energia esecutrice dell’amore, è energia che manifesta la separazione per generare l’unione. L’amore comporta il numero due ma è un due in uno, perché in virtù dell’amore i due elementi si danno l’uno all’altro incessantemente; l’amore e l’unione erotica sono proprio il simbolo stesso della non-dualità, il due in uno, distinti ma non separati.
Il tantrismo è trasversale a tutte le grandi tradizioni spirituali dei popoli ed è presente proprio nel cuore più esoterico di tutte le religioni, in quel cuore che serve a condurre gli individui alla libertà.
Ricordo che quando ho conosciuto Kazimir l’ho conosciuto come una persona totalmente astemia per cui un giorno mi sono meravigliata quando durante un rituale si è versato un bicchiere di tarasun, la vodka dei siberiani, fatto con latte d’asina fermentato, e gli ho chiesto spiegazioni. Mi ha risposto: “Bevo questo bicchiere di tarasun perché devo evocare uno spirito molto potente e molto particolare”.
Poi tenendo in mano il bicchiere mi ha guardato e mi ha detto: “Lo stesso strumento che rovina i più, che sono inconsapevoli, per chi è libero diventa un mezzo per il viaggio per l’illuminazione”.
Le religioni sono come un bicchiere di tarasun, possono servire per governare le masse oppure per risvegliarsi. Chi è sinceramente è profondamente deciso a trovare il risveglio incontrerà quel cuore sciamanico-tantrico comune a tutte le tradizioni spirituali dei popoli, uno strumento potentissimo per la libertà, che è innanzitutto libertà dalla dipendenza nei confronti della sessualità comunemente Intesa. Finché un essere umano non è libero a quel livello dovrà sempre ubbidire agli altri e sarà sempre schiavo del sistema.
Liberare l’energia sessuale, come diceva Battiato, vuol dire diventare estremamente libero e potente in tutti i campi della vita perché l’energia sessuale e l’energia che noi utilizziamo per esprimerci in tutti i campi della vita. Effettivamente non esiste che una sola energia, l’energia nervosa carattere sessuale che salendo attraverso i vari chakra si trasforma in tutte le nostre possibilità di espressione e di azione.
In tutte le tradizioni spirituali esoteriche dei popoli, che hanno un nucleo tantrico sciamanico, la divinità è raffigurata nelle sue forme erotiche: pensate al Vajradhara nel buddhismo tantrico Vajrayana. Il Vajradhara è il Buddha raffigurato nell’unione erotica con la sua compagna, lo trovate nel sancta sanctorum dei Templi in Bhutan e delle regioni himalayane in genere. Ma pensate anche al cristianesimo: pensate al Cantico dei Cantici, a Salomone e alla sua Sposa, allo gnosticismo con Cristo e Sofia, per non parlare del sufismo con poeti come Rumi che cantano proprio l’amore carnale dell’umano con il divino.
L’ eros è la Shakti cosmica, l’energia che manifesta l’esistenza. Nell’essere umano è Kundalini, raffigurata come un serpente che dorme avvolto in due spire in mezza alla base della colonna vertebrale. Quando Kundalini si risveglia apre tutti i chakra e dà origine a tutti i poteri e le possibilità dell’essere umano.
Nel primo chakra, che è alla base del corpo fisco, nell’area dello sfintere, del perineo Kundalini è energia di sopravvivenza, di lotta, di resilienza, Assagioli direbbe ‘fame primordiale’, nel secondo chakra, che nel corpo fisico è identificato con l’area degli organi genitali, Kundalini si esprime come energia sessuale come i più la conoscono, cioè energia di procreazione e di unione.
Aurobindo che vedeva nei chakra i vari stadi di evoluzione dell’umanità diceva che nel primo chakra abbiamo l’uomo primitivo, che vive in uno stato quasi indifferenziato dal resto della natura, nel secondo chakra invece abbiamo l’uomo delle tribù, dei nuclei familiari che si unisce all’altro attraverso l’energia erotica. Poi nel secondo chakra Kundalini diventa anche emozione, anzi soprattutto emozione. Tutta l’intensità emotiva con cui abbiamo vissuto da bambini non è andata perduta, è registrata specialmente nell’area del secondo chakra.
Nel terzo chakra, che nel corpo fisico corrisponde al presso solare, – in particolare il punto di contatto è l’ombelico o Lo Hara, tre dita sotto l’ombelico – , l’energia nervosa a carattere sessuale diventa potere di volontà; infatti nel terzo chakra si dice che risieda lo Spirito del Mago perché, come diceva Aleister Crowley, la magia e l’arte di operare il cambiamento in conformità con la volontà.
Nel quarto chakra, il chakra del cuore, Kundalini diventa potere di amare e anche creatività: nel quarto chakra ci sono lo spirito del genio e il maestro interiore. Nel quinto chakra,il chakra della gola, Kundalini diventa potere di comunicazione, di assertività, nel sesto chakra, il terzo occhio, diventa potere di visione e nel settimo chakra, alla sommità del capo, diventa potere spirituale, ma si tratta sempre della medesima energia, un’energia nervosa a carattere sessuale che a livello cosmico è detta Kundalini Shakti l’energia esecutrice del Supremo, quell’energia che manifesta l’intera e esistenza.
Nell’uomo Kundalini manifesta la vita e tutti i poteri e le capacità dell’essere umano; ora, limitare Kundalini alla sessualità comunemente intesa equivale al limitare se stessi in modo incredibile e questa limitazione giova al sistema, al controllo.
Fintantoché la vostra energia sessuale dipende dalla sessualità come il mondo del consumo ve la presenta sarete sempre schiavi degli altri, dovrete sempre ubbidire agli altri, anche quando andate a protestare, anche quando vi sembra di essere dei ribelli.
Il cammino che conduce alla libertà è il cammino attraverso il quale conosciamo la nostra energia e la liberiamo risvegliando il serpente.
Questo si fa attraverso la meditazione, con l’iniziazione; non si può risvegliare il serpente con la mente perché la mente è proprio lo strumento con il quale il serpente viene represso e contenuto a livello dei primi due chakra dove si addormenta; la mente impiega un grandissimo quantitativo di energia per tenere rimosso un altro enorme quantitativo di energia.
La prima cosa che dobbiamo fare se veramente vogliamo risvegliare Kundalini è incominciare a staccarci dall’ immagine di sessualità che questo mondo ci ha trasmesso. Noi siamo in narrazione, il mondo è narrazione: la Shakti cosmica che manifesta tutta l’esistenza è poiesi, poesia dell’anima. Dobbiamo cambiare la narrazione della sessualità, che non è solo un mezzo per unirci all’altro, è molto di più.
Vi abbraccio!