Amo ergo sum

Incontro con Selene Calloni Williams, in viaggio tra alberi e sciamani

Maddalena: Salve Selene, è una bella emozione poterti incontrare dopo avere letto tanti dei tuoi libri che ci hanno davvero ispirati, negli anni. So che sei da poco rientrata da un viaggio in Bhutan, terra magica, ci racconti cosa ti ha maggiormente colpita?

Selene: I miei viaggi sono, come li chiamo io, avventure nell’anima   del mondo. Io viaggio verso i luoghi più mistici del mondo per   incontrare personaggi spirituali di ogni tradizione. Dopo più di   trent’anni il mio bagaglio di conoscenze e la mia rete di contatti   costituisce un patrimonio che metto a disposizione di coloro che sono   interessati al viaggio come scoperta e avventura, come rinnovamento e   fonte di ispirazione e creatività. Non è solo conoscere sciamani,  monaci  e luoghi mistici che conta, ma è anche e soprattutto essere  accolti e  saperci arrivare; è questo che fa la differenza. Quando ho  cominciato a  portare con me gruppi di persone (circa 25 anni fa, quando  ho fondato in  Svizzera un piccolo tour operator di nicchia:  Voyagesillumination) in  pochi si candidavano ai miei viaggi, oggi sono  molti di più. C’è un  forte bisogno da parte della gente di trovare  simboli e miti alternativi  a quelli della cultura dominante per  trasformare i propri comportamenti  e scongiurare l’effetto di un  condizionamento di massa che si esercita  sugli individui quando non  hanno la possibilità di conoscere altri  valori, altri mondi, oltre  quelli che abitano dall’infanzia. Il viaggio,  come lo concepisco io,  deve essere esplorazione interiore e deve  lasciarti ricco di idee,  ispirato, colmo di forza di rinnovamento, deve  essere un’esperienza  unica che ti accompagnerà per il resto della tua  vita come risorsa a  cui attingere in ogni momento del tuo cammino. In  particolare in questo  ultimo viaggio in Bhutan, oltre a visitare i  meravigliosi templi e  monasteri del Regno del Dragone, abbiamo  incontrato un Tulku, cioè un  alto Rimpoche, un monaco buddhista  reincarnato che ci ha spiegato i  segreti dell’illuminazione in diverse  giornate di colloquio e  meditazione. È stata davvero un’esperienza  impagabile. Poi abbiamo  visitato una clinica deve si pratica medicina  himalayana, dove un  medico ci ha spiegato i principali strumenti di  questa scienza antica e  naturale: iniezioni di oro puro, saune, massaggi  e compresse alle  erbe, tutti strumenti che funzionano solo se  accompagnati alla  meditazione, perciò i medici prescrivono ai pazienti  diversi tipi di  meditazione a seconda delle malattie e l’ambiente  principale della  clinica è proprio la sala della meditazione. Il Bhutan  ha come  religione ufficiale il Buddhismo tantrico. In queste terre  isolate dal  resto del mondo da alte e impervie montagne, si sono  conservate  tradizioni animiste ancestrali. Quando sei in Bhutan hai  proprio la  sensazione di essere nel forziere delle tradizioni  sciamanico-magiche  del mondo, non a caso il Bhutan è stato identificato  come il mitico  regno di Shambhala, descritto nel “Kalachakra Tantra”, da  dove avrà  inizio la rigenerazione dell’umanità e una nuova età  dell’oro.  All’interno dei suggestivi tempi del Bhutan puoi vedere le  immagini  simbolo del tantrismo sciamanico che rappresentano divinità  maschili e  femminili fuse nell’atto erotico, simbolo dell’unione degli  opposti,  della visione non-duale e di facoltà spirituali,  magico-sciamaniche,  come per esempio forza e saggezza, visione e  conoscenza, che si  attivano unendosi tra loro….

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Morgan K Barraco