Amo ergo sum

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La casa dei Tarocchi #30: “Le Carte del Drago Immaginale” di SCW | Oubliette Magazine.com

Arcani terrestri, Celesti, Esoarcani o Arcani transumani, Endoarcani o Arcani superumani e Arcani ancestrali.

Il mazzo comprende Arcani animali, “Arcani terrestri”, “Arcani celesti”, “Esoarcani o Arcani transumani”, “Endoarcani o Arcani superumani” e “Arcani ancestrali”.

Osservo le carte, una per una. Tra le mie preferite c’è Vecchiaia, la carta numero sedici, l’ultima del gruppo di “Arcani animali”.

In un tripudio di colori vivaci, al centro della scena si rivela una luce, ed è proprio la stessa che brilla nell’iride tutta terra e fuoco, aria e liquore – nel significato etimologico di sostanza liquida e alchemico umore – dell’interprete. Guardo il viola dei piccoli frutti in alto a destra, il rosso aranciato, cuore delle grandi foglie, il lilla a coronare la fronte umana, a proteggere il lobo delle connessioni sinaptiche; scorgo la tavolozza intera delle tinte carnali qui rappresentate e l’insieme mi evoca la stagione autunnale di ogni Eden consapevole, il giardino animico dell’umana vita, quando possiamo esprimere liberamente anche senza parole la saggia voce di Eva-Sophia giunta a un punto della propria esperienza spirituale nel quale non conta più alcuna idea di colpa o di giudizio divino, e ancor meno conta l’imposizione da parte degli altri di una qualche aspettativa da realizzare.

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paola.bertoldi@gmail.com

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