Amo ergo sum

KARMA, EVOLUZIONE E NATURA, QUALE RAPPORTO SECONDO LO YOGA SCIAMANICO

«Secondo il paradigma della causa e dell’effetto, il karma è da considerare come una sorta di punizione. Dal punto di vista dello Yoga Sciamanico, e anche secondo le filosofie buddhiste, il Karma è inteso come richiamo a sciogliere la paura e gli attaccamenti. Questa prospettiva è collegata al paradigma dell’azione e reazione che non comporta la visione del tempo lineare. Un’azione nefasta genera paura, che è alla base dell’ignoranza, ma l’ignoranza non può esistere nell’universo, la cui reale natura è amore e conoscenza, perciò deve essere dissolta. Il karma serve a questo. Fondamentalmente il karma è la volontà universale di sciogliere l’ignoranza e produrre risveglio e libertà. L’azione nefasta genera senso di colpa, che a sua volta manifesta paura, la paura produce attaccamenti e genera uno spasmo, una contrazione tale da chiudere i sensi sottili e determina incapacità di vedere, di sentire, di percepire. Ne scaturisce ignoranza e sofferenza che devono essere dissolte. L’anima manifesta le immagini di nascita, vita e morte allo scopo di sciogliere paura, attaccamenti, ignoranza e condurre alla libertà e al risveglio».

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Morgan K Barraco