Amo ergo sum

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Fragile e imperfetta: la bellezza del “Wabi sabi” | La Provincia di Como

Un concetto giapponese che ribalta la visione estetica occidentale e propone un diverso stile di vita. In che modo si applica?

Che cos’è la bellezza? Di sicuro non un concetto astratto, ma un’esperienza che, grazie alla pratica di ognuno di noi, può essere diffusa nel resto del mondo. Uno stile di vita che Selene Calloni Williams mette al centro del suo libro Wabi Sabi. La Bellezza della Vita Imperfetta – Edizioni Piemme – e di un particolare ciclo di seminari a cadenza mensile.

Dalla ricerca della perfezione alla missione dell’imperfezione: un’inversione di rotta che si può trovare nelle culture più lontane e che promette di rendere l’essere umano più felice e coraggioso. Selene traccia la strada nel suo testo per aiutare il lettore a compiere questo grande e fiorente viaggio, diventando una preziosa alleata per chi si vuole svestire e indossare i panni di guerrieri Wabi Sabi.

Una preziosa lezione che, ci ricorda il nuovo editoriale de La Provincia di Como, invita ad abbracciare le proprie imperfezioni per ritrovarne la più pura bellezza.

Di solito, i genitori si formano delle idee su come dovrebbero essere i propri figli in base ai valori comuni. Invece, il Wabi Sabi ci invita ad affidarci a un grande potere che è quello della fede. Avere fede nei propri figli, nel loro ‘daimon’, nel loro destino, li aiuta davvero a diventare grandi uomini, superando gli imperanti modelli di ruolo

Come intraprendere la via del Wabi Sabi? Grazie a una serie di rituali, formule psichiche e meditazioni che possono essere fissate nel subconscio e in grado di riattivare doti e talenti che la mente razionale nasconde a se stessa. Non occorre quindi annullare le proprie fragilità per diventare più forti: possono diventare anzi un trampolino di lancio per diventare imbattibili.

Morgan K Barraco

Morgan K Barraco