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Master annuale di alta formazione continua di Yoga Sciamanico
Corso di aggiornamento annuale per insegnanti di Yoga Sciamanico
15 Maggio @ 10:00 - 27 Maggio @ 13:00
Corso di aggiornamento per gli insegnanti di Yoga Sciamanico. Per mantenere l’sicrizione ad Aiscon è obbligatorio frequentare un corso di aggiornamento all’anno.
Per l’anno 2024 questo è l’unico corso in programma.
Yoga sciamanico e Yoga Integrale, vivere la non-dualità per amare, prosperare, essere felice.
Orari
- 15 maggio dalle 10 alle 16
- 16 maggio dalle 8 alle 14
- 20 maggio dalle 14 alle 17
- 27 maggio dalle 11:30 alle 14:30
Potrai guardare il video tutte le volte che vuoi: 3 mesi dal momento dell’acquisto per immergerti nel profondo dell’evento.
Lo yoga sciamanico si distingue per due caratteristiche.
La prima è l’estasi, o capacità da parte dello sciamano di viaggiare attraverso i mondi e di comunicare con l’invisibile, riconquistando lo stato primordiale di non dualità, che è tipica meta del cammino dello yogin.
La seconda caratteristica potremmo definirla arte dello “story telling”, la capacità, cioè, di riportare attraverso la narrazione quanto afferrato nei mondi invisibili, durante il viaggio sciamanico, e di convincere la materia, nella cosiddetta dimensione di realtà, a trasformarsi, realizzando quello che viene raccontato. Lo strumento che “convince” la materia è l’emozione che si sprigiona dalla narrazione dello sciamano. Perciò lo sciamano a volte narra facendo ricorso al canto gutturale e alla musica, per aumentare l’impatto emotivo della propria narrazione.
Affinché si possa parlare di yoga sciamanico bisogna che, all’interno di una pratica mistica, esoterica e iniziatica o di guarigione siano presenti entrambe queste caratteristiche: la psicopompia, il viaggio tra i mondi, che avviene nell’estasi, nello stato di coscienza non-duale, e lo story telling, con tutta l’esperienza catartico-emozionale che lo deve accompagnare.
La grande distanza che separa l’estasi di uno sciamano dalla contemplazione di un Platone, tutta la differenza creata dalla storia e dalla civiltà, non muta in nulla la struttura di questa presa di coscienza nella realtà ultima: è attraverso l’estati che l’uomo realizza a pieno la sua situazione nel mondo e il suo destino finale.
(Mircea Eliade, Lo sciamanismo e le tecniche dell’estasi, edizioni Mediterranee, Roma,1988, p. 420.)