“La pausa, il vuoto, il silenzio, sono la terra di mezzo”, scrive la rivista Arbiter in uno dei suoi ultimi numeri, “Quel limbo tra i mondi che la sciamana Selene Calloni Williams chiama “L’immaginale”, dove tutto è possibile. Perchè tutto ciò che può essere immaginato può essere anche realizzato, e tutto quello che è stato realizzato prima era stato immaginato. È l’atto creativo. Come il Bardo tibetano, quel tempo sospeso tra un’incarnazione e l’altra. Per esperirlo basta semplicemente sedersi in silenzio a occhi chiusi ascoltando il proprio respiro, magari soffermandoci qualche attimo in apnea tra inspirazione ed espirazione (due pause molto rilassanti), osservando quello che accade dentro di noi. La pausa favorisce la creatività e l’innovazione, plasmando spazio per far emergere nuove idee. È uno stato di non mente, di focus, di presenza e di libertà totale. Riscopriamolo”.