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Kintsugi. Ripara le ferite dell’anima e rendi più prezioso ogni istante della tua vita

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Dopo il grande successo del bestseller Wabi Sabi, la bellezza della vita imperfetta, Selene Calloni Williams ritorna ad affrontare un nuovo concetto fondamentale della saggezza giapponese: il Kintsugi.

In questo libro imprescindibile, l’autrice ci offre una lettura nuova e originale dei principi della filosofia del Kintsugi, in chiave spirituale.

Nella filosofia spirituale del Giappone, il Kintsugi è l’arte di riparare gli oggetti rotti con l’oro. In senso lato, essa diviene l’abilità di fare delle nostre ferite fisiche ed emotive un prezioso patrimonio di forze e possibilità.

Selene Calloni Williams ci guida in un affascinante e originale percorso di svelamento dei risvolti psicologici e spirituali di questa antichissima pratica artigianale, che affonda le sue radici nella cultura del Sol Levante.

Attraverso la narrazione di leggende ancestrali, il racconto autobiografico di esperienze di vita esemplari ed esercizi pratici da applicare nella propria quotidianità, l’autrice ci illustra 9 leggi per riparare le ferite dell’anima, fondamentali per affrontare gli ostacoli, le difficoltà che la vita ci presenta e trasformarli in opportunità di crescita e cambiamento, verso la piena realizzazione di sé e della propria felicità.

Lo scopo è quello di iniziarci a pratiche meditative quotidiane che ci aiuteranno a superare ansie, sensi di colpa, rabbia, insoddisfazioni e a ritrovare libertà, entusiasmo e gioia di vivere. Per conquistare infine una piena e reale realizzazione di noi stessi.

Il libro è diventato spettacolo! Sold out al Teatro Manzoni di Milano: un nuovo modo di fare teatro, fra recitazione e rituali inediti.

 

Nato dai lunghi viaggi in Giappone dell’autrice e dalla sua amicizia con Noburo Okuda Do, un monaco-sciamano Yamabushi, il libro è una vera e propria operazione sciamanica effettuata attraverso la narrazione e un percorso di meditazioni e rituali, definito dall’autrice Tomoe Kintzugi.

La lettura di questo libro conduce in un’avventura della coscienza attraverso lo storytelling. All’inizio del viaggio ci troveremo immersi nella narrazione della storia di Selene e in quella di Tomoe.

Queste narrazioni contengono delle immagini che servono ad aprire le porte della mente poetica, che è una sovramente, un metodo di pensiero che funziona in armonia col cuore, capace di pensare in modo complesso e ricorsivo tale per cui si può vedere il tutto nella parte e la parte nel tutto e comprendere che le cose accadono perché hanno un fine e non tanto o non solo perché hanno delle cause.

Le immagini delle narrazioni del libro sono simboli che ci richiamano ad un’altra realtà, ponti che connettono il visibile all’invisibile.

Gli sciamani di tutte le etnie e tradizioni del mondo utilizzano la narrazione a mezzo di immagini simboliche (quello che oggi noi chiameremmo storytelling) per traghettare le persone da situazioni problematiche e malate a mondi sani creati da prospettive libere. Le immagini hanno un potere straordinario, rappresentano il linguaggio dell’anima.

Quante volte ci sentiamo vittime di problemi e di un destino di fronte a cui sembriamo impotenti? È difficile comprendere e accettare il dolore, quando bussa alla nostra porta. Al contrario, è facile anestetizzare i sintomi del male con diversivi e palliativi. Finché quel dolore apparentemente rimosso ritorna puntuale, spesso più forte di prima.

Eppure esiste una strada meno battuta. Quella della consapevolezza di sé, della bellezza, dell’amore, per la quale l’arte del Kintsugi è di ispirazione ed esempio.

Il Kintsugi può sorgere dentro di noi come un sole che ci riscalda il cuore, una fontana aurea alla quale esporci nudi e riempire così ogni crepa, ogni ruga, ogni ferita della nostra psiche e del nostro corpo con lo zampillante oro della consapevolezza.

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Approfondimenti

LEGGI LA RASSEGNA STAMPA DI KINTSUGI