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ONLINE – WABI SABI 14 – KASINA MEDITATION
8 Ottobre 2023 @ 09:00 - 14:00
Seminario intensivo sulla via della felicità e quattordicesimo appuntamento della scuola di Wabi Sabi Mentoring. L’intero percorso prevede 16 incontri mensili, che possono essere frequentati singolarmente anche dai non iscritti.
In questo seminario apprenderemo bene l’arte della meditazione a mezzo della fissità dello sguardo.
Orario: dalle 9 alle 14.
Chi acquista questo modulo avanzato riceverà in omaggio il modulo basic (Wabi Sabi 13), propedeutico.
MATERIALE DA PROCURARE : per questo seminario è indispensabile procurarsi quattro cartoncini da disegno. Uno bianco, uno rosso, uno blu, uno giallo.
In questo seminario apprenderemo bene l’arte della meditazione a mezzo della fissità dello sguardo. Praticheremo sia sul colore, sia sulla lettera A. Mentre contempli la lettera A realizza che essa è pura potenzialità, in quanto simbolo della vibrazione originaria da cui ogni manifestazione prende forma. Semplicemente senti che l’evento o gli eventi (anche tutta la tua vita) che hai riassorbito nella luce chiara possono esprimersi in qualsiasi forma, sono pura potenzialità.
Nulla è determinato, nulla è certo, tutto è solo come una bozza che può essere cancellata per lasciar spazio ad un nuovo disegno che sarà, a sua volta, una bozza. In questo modo si mette in pratica il principio per cui tutto è vuoto e simultaneamente è transitorio. Affinché qualcosa possa essere transitoria bisogna che abbia una forma capace di divenire altro: questa forma originaria è l’archetipo. E l’archetipo è vuoto, non è oggettivo e non è sostanziale perché è sacro, non è afferrabile, è impermanente, inconsistente. L’archetipo si trasforma continuamente in tutte le sue possibilità di espressione.
La comprensione di questo modo di sentire e vivere non può avvenire attraverso lo sforzo cognitivo, il modo migliore per farla sbocciare è meditare sulla lettera A e sul disco lunare.
Wabi Sabi, la Bellezza della Vita Imperfetta – Edizioni Pickwick
La meditazione sulla lettera A aiuta a riassorbire il reale.
Nel Buddhismo si definisce riassorbimento del reale, in psicoanalisi si può chiamare ritiro delle proiezioni, di fatto si tratta di ricondurre un evento, un fenomeno della nostra vita alla sua reale natura, che è immagine, sogno, apparizione. Le cose esistono – e la fisica quantistica ce lo dimostra – in virtù del fatto che qualcuno le osserva. Niente può esistere di per sé, tutto è, dunque, immagine di una coscienza che osserva.
Vivere gli eventi come accadimenti oggettivi rende gli individui vittime. È necessario evolvere, passando dal ruolo di vittima a quello di apprendista, fino al ruolo di mago, il quale è il co-creatore degli eventi, insieme a quel principio invisibile che possiamo definire il divino, nell’unione del Tao.
La vittima. È colui che vive in uno stato di coscienza tale per cui ha l’impressione che tutto accada a lui, tutto gli cada addosso e, al massimo, può impegnarsi a parare un po’ i colpi del destino.
L’apprendista. Si risveglia dall’inganno dell’oggettività, comprende che tutto è immagine, sogno, apparizione. In questa fase c’è un rischio, infatti qui la strada si biforca. L’apprendista può illudersi di poter agire attraverso la propria immaginazione o la propria mente per cambiare gli eventi e quindi percorre una strada di motivazionalismo e sforzo personale che non porta a nessuna vera realizzazione. Oppure l’apprendista può accorgersi che quando immagina non è solo, c’è qualcuno con lui. Questo qualcuno è un principio invisibile e universale. Immaginare è un atto erotico-creativo, che comporta la fusione di due principi.
Se l’apprendista comprende che il processo attraverso il quale gli eventi si manifestano è un processo che avviene a mezzo dell’unione di umano e divino, della comunione di visibile e invisibile, di conscio e inconscio, di vita e morte, allora può divenire il mago, cioè colui che può co-creare consapevolmente l’evento insieme alla volontà cosmica. Il mago non crea mai sulla base di una volontà egoica e separata, ma è al servizio della natura e si fa strumento di una volontà cosmica.
Il processo di riassorbimento della realtà o ritiro delle proiezioni è il movimento fondamentale che conduce dal ruolo di vittima a quello di apprendista, è il passo che risveglia dall’illusione dell’oggettività delle cose.
Questo nella “meditazione sulla lettera A”, è fatto portando un evento particolarmente forte che stai vivendo, o che hai vissuto in passato, dentro al disco bianco e dissolvendolo nel bianco.
Successivamente, riconoscendo la lettera A come vibrazione originaria o principio divino, è possibile rendersi conto che le possibilità di manifestazione che possono sprigionarsi da questa vibrazione sono infinite e, sulla base di ciò, unendosi alla A, al suono dell’origine -che rappresenta il principio divino che pervade l’universo- è possibile co-creare un nuovo evento, trasformando quello esistente. Questa è davvero un’arte magica. Padroneggiare quest’arte significa essere liberi dal vittimismo e divenire i co-creatori consapevoli degli eventi della propria vita.
Wabi Sabi, la Bellezza della Vita Imperfetta – Edizioni Pickwick
Potrai guardare il video tutte le volte che vuoi: 3 mesi dal momento dell’acquisto per immergerti nel profondo dell’evento.