Amo ergo sum

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Kintsugi, come applicare l’arte della ceramica giapponese nella vita di tutti i giorni per riparare le ferite del cuore | Vogue.it

L’arte giapponese di aggiustare gli oggetti con l’oro ha il suo corrispettivo emotivo per riparare le ferite del cuore. Una via di meditazione per raggiungere la consapevolezza e cambiare il modo con cui guardare se stessi e gli altri.

Il Kintsugi è l’antica pratica giapponese che consiste nel riparare gli oggetti rotti con l’oro. I segni sono come delle cicatrici che vengono magnificate e trasformate in qualcosa di nuovo che così acquisisce un valore aggiunto, ancora più prezioso. Molte volte il Kintsugi è stato utilizzato come metafora per l’arte di riparare le proprie ferite. Ma come si fa esattamente a passare dal piano materiale a quello spirituale?

Il Kintsugi dell’anima è la consapevolezza. “Il kintsugi ci consente di riempire ogni crepa, ogni ruga, ogni ferita della nostra psiche e del nostro corpo con lo zampillante oro della consapevolezza”, dice Selene Calloni Williams, psicologa, esperta in yoga sciamanico e autrice del libro “Kintsugi. Ripara le ferite dell’anima e rendi prezioso ogni istante della tua vita” (Piemme).

Il Kintsugi dell’anima: come trasformare le ferite in nuove possibilità

Selene accede alle possibilità dell’anima attraverso la narrazione, con storie e riferimenti a miti e simboli che diventano strumenti terapeutici per comprendere la realtà, superare i traumi interiori e guardare il mondo con una mente molto più libera. “La fragilità non va identificata come una sfortuna, ma è la chiave per accedere all’anima, che ci parla attraverso le fratture e le perdite. Questo è il suo linguaggio che consente di riparaci con l’oro e di scoprire quel qualcosa in più che apre a una dimensione più sottile”.

Se l’oro del Kintsugi è la consapevolezza, la pratica manuale vera e propria di riparazione è la meditazione. In particolare, il percorso di coscienza per riparare le ferite con l’oro detto Tomedo Kintsugi, è composto da nove leggi, ognuna con la sua meditazione della forma (mudra) e un pitha nyasa, cioè una meditazione durante la quale si sovrappongono al corpo alcune immagini simboliche che hanno uno scopo immersivo e liberatorio, da praticare per nove settimane.

La prima legge del riparare le ferite con l’oro

“La prima legge è aggravare il peso, ovvero apprendere la funzione positiva del dolore”, dice Selene. “Qualsiasi dolore non ha lo scopo di farci soffrire, ma di scuotere l’anima, di instaurare un dialogo, di generare quell’ascolto che ci permette di compiere la cosa giusta. La prima legge spirituale del riparare le ferite con l’oro è non avere paura del dolore, predisporsi alla presenza mentale senza giudizio, né definizioni. Esserne conscio aggrava il peso, ma è anche il primo passo verso la cura e l’evoluzione, che è una spinta verso la libertà”. Ecco che allora riparare con l’oro significa avere fede, comprendere la situazione negativa e accettare il risveglio di una nuova parte di sé.

Come trovare gli strumenti del Kintsugi dentro di te (la settima legge)

Nel Kintsugi servono tre categorie di materiali: per incollare e riempire, per impreziosire e gli strumenti per l’essicazione. Ognuno di essi può essere traslato alla pratica meditativa. “Gli strumenti per incollare e riempire corrispondono al piacere che non è assenza di dolore, ma attenzione cosciente a una sensazione che corrisponde a tutto ciò che sei in quel momento, l’entusiasmo corrisponde ai materiali per impreziosire, quell’entusiasmo per tutto quello che non hai ancora vissuto, i materiali dell’essicazione sono rappresentati dalla solitudine, quel calore percepito quando rivolgiamo l’attenzione verso di noi anziché verso l’esterno, quel momento in cui sentiamo la solitudine cosmica”, dice Selene.

  • Concentrati sul piacere delle piccole cose (piacere).
  • Dedicati alle possibilità di fare tutto ciò che non hai ancora fatto: non chiederti come le realizzerai, via che spesso fa perdere l’entusiasmo, ma gustati la loro presenza. L’entusiasmo dipende dalll’esistenza di nuove possibilità (entusiasmo).
  • Dai valore alla solitudine, fonte di resilienza per lottare nelle tue battaglie (solitudine).

Il Kintsugi tutti i giorni

Le nove leggi del Tomedo kintsugi sono una via per cambiare sguardo sul mondo. Uno stile di vita che ha un effetto positivo sulla sfera emotiva, per migliorare la relazione con sé stessi e con gli altri.

La meditazione da provare: l’abbraccio

In piedi o seduta in una postura meditativa, con la schiena eretta, respira dal naso e porta la mano destra sulla spalla sinistra e quella sinistra sulla spalla destra. Questo gesto, con le braccia incrociate davanti al torace, è detto triplice mudra: la forma del corpo che esprime la volontà di abbracciare il corpo e il mondo di cui si fa esperienza. Un abbraccio nel quale mettere tutte le cose del passato che ti sembra di aver perso. Il futuro dipende sempre dalla relazione col passato: se non è stato accettato e comprende dei sensi di colpa, è un tracciato destinato a ripetersi nel futuro. Più è stato riparato, più il futuro è libero.

Articolo di Alice Rosati

Fonte articolo

 

paola.bertoldi@gmail.com

paola.bertoldi@gmail.com

Selene

Attivista spirituale, fonda l’Associazione di Nonterapia e Imaginal Academy. Un approccio innovativo che regala una rivoluzione del metodo di pensiero.

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