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Scw torna al suo pubblico con “Kintsugi”, per parlarci dell’altra faccia del dolore | Dejavù

Kintusugi” è il nuovo libro della scrittrice Selene Calloni Williams edito da Piemme: la scrittrice continua a raccogliere grandissimi consensi nel suo percorso editoriale. Vi avevamo parlato – scrive la rivista online Dejavù -, proprio con delle bellissime video interviste, dell’autrice di “Mudra e Meditazioni per viaggiare tra i mondi”, di “Guerrieri immaginali” e di Daimon in cui si parlava di come poterci curare l’anima.

“Kintsugi” e il dolore

Quante volte ci sentiamo vittime di problemi e di un destino di fronte a cui sembriamo impotenti. È difficile comprendere e accettare il dolore, quando bussa alla nostra porta. Al contrario, è facile anestetizzare i sintomi del male con diversivi e palliativi. Finché quel dolore apparentemente rimosso ritorna puntuale, spesso più forte di prima. Eppure esiste una strada meno battuta. Quella della consapevolezza di sé, della bellezza, dell’amore, per la quale l’arte del kintsugi è di ispirazione ed esempio.

Nella filosofia spirituale giapponese, infatti, il kintsugi è l’antichissima pratica che consiste nel riparare gli oggetti rotti con l’oro e può essere considerata, in senso lato, come l’abilità di trasformare le nostre ferite fisiche ed emotive in una eccezionale occasione di crescita e cambiamento.

Selene Calloni Williams (biografia) ci guida in questo originale percorso di guarigione. Grazie alla coinvolgente narrazione della sua vita e di leggende ancestrali e simboliche, l’autrice ci illustra nove leggi per riparare le ferite dell’anima, iniziandoci a pratiche meditative quotidiane che ci aiuteranno a superare ansie, sensi di colpa, rabbia, insoddisfazioni e a ritrovare libertà, entusiasmo e gioia di vivere. Per conquistare infine una piena realizzazione di noi stessi.

La video-intervista

Seguiamo da tempo “il meraviglioso mondo” di Selene ma ogni volta che la si rincontra si viene travolti da una quantità di energia indescrivibile.
Solare, piena di gioia di vivere e di una cultura che ti travolge, ci porta questa volta a riflettere sul “dolore”.

Ovviamente al primo momento le sue parole spiazzano e si fa fatica a metabolizzarle ma poi, come sempre, una pace che va oltre l’umano prende corpo in noi.
Nella nostra intensa chiacchierata abbiamo parlato di “Kintusgi” il suo nuovo libro ma non solo.

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