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WABI SABI 3 e 4 – Sulla via della felicità e Inemuri

Il prezzo originale era: € 135,00.Il prezzo attuale è: € 98,00.

Disponibilità: 2 disponibili

Wabi Sabi 3

Terzo appuntamento della scuola di Wabi Sabi Mentoring, frequentabile anche singolarmente dai non iscritti alla scuola. L’intero percorso prevede 16 appuntamenti mensili, che possono essere frequentati anche singolarmente.

Come combattere ansia e stress e vivere più rilassati con Inemuri, la capacità di riposarsi in pochi minuti

Wabi Sabi 4

Quarto appuntamento della scuola di Wabi Sabi Mentoring, frequentabile anche singolarmente dai non iscritti alla scuola. L’intero percorso prevede 16 appuntamenti mensili, che possono essere frequentati anche singolarmente.

Wabi Sabi 4 – Wabi Sabi e Inemuri è un seminario avanzato-intensivo.

Quarto appuntamento della scuola di Wabi Sabi Mentoring, frequentabile anche singolarmente dai non iscritti alla scuola

La tigre che dorme ha fede nel fatto di poter percepire la preda, perciò, anche nel sonno più profondo, nessuno osa avvicinarsi a lei.

La parola Inemuri è formata da “i”, che può essere reso con “essere presente”, e “nemuri”, “dormire”. Si tratta del sonno vigile, dell’abilità di appisolarsi rimanendo tra il sonno e la veglia, in una condizione nella quale si rilasciano le tensioni, ci si rigenera abbondantemente, senza tuttavia entrare nel sonno profondo.

I giapponesi sono famosi per la loro capacità di sonnecchiare in qualsiasi circostanza; se non hanno altro da fare si appisolano per rigenerare energie che poi servono loro per svolgere gli impegni quotidiani. Grazie a questi piccoli riposini continuativi, riescono anche a ridurre le ore del sonno notturno al fine di avere a disposizione un maggiore quantitativo di ore produttive.

La capacità di rigenerarsi con piccoli riposini è una componente dello stile di vita wabi sabi perché è un modo di unire i due mondi, il visibile e l’invisibile, il sonno e la veglia, il giorno e la notte e di stare a cavallo, come un ponte arcobaleno tra gli opposti.

Questo luogo, la grande terra di mezzo tra la veglia e il sonno, e uno stato altamente rigenerativo e creativo. È chiamato stato ipnagogico o ipnopompico, è il dormiveglia, una condizione nella quale c’è nell’organismo una presenza simultanea di varie onde cerebrali che caratterizzano diversi stati di coscienza.

Il nostro cervello è plastico e la nostra narrazione interiore può trasformarlo. Godere di una simultaneità di dimensioni della coscienza, utilizzare capacità e aree del cervello comunemente latenti della mente e del corpo è possibile. Per far questo è necessario lasciare andare le resistenze, adottare una condotta wabi sabi nella quale transitorietà, ombra, melanconia, abbandono, un’elegante umiltà, non fanno paura, non sono respinti o indesiderati. L’arrendersi al sonno e il rimanere ad osservalo, tanto da poter dormire e simultaneamente essere presenti, così come indica la parola “inemuri” è decisamente una condizione wabi sabi, è il tao del sonno e della veglia. La pratica quotidiana di questo stato non è solo piacevole e salutare -in quanto previene malattie e disturbi fisici e psicologici e mantiene giovani più a lungo- ma anche utile ad amplire lo styato della coscienza e a transitare da un metodo di pensiero dualistico a una “mente poetica”, un “pensiero del cuore” che può consentirci di “vedere oltre”.

L’attività cerebrale, oggi, è misurabile in termini di onde e frequenze grazie all’esame detto EEG, elettroencefalogramma. La mente poetica può essere vista come la situazione in cui, nel cervello, vi è una presenza simultanea delle frequenze cerebrali ad una certa intensità. In quella condizione la coscienza si espande oltre i confini della mente ordinaria, ed è possibile realizzare questo stato attraverso l’eliminazione dell’impedenza.

Possiamo vedere l’impedenza in termini fisici come resistenza elettrica e in termini psicologici come paura. La paura, infatti, si manifesta come spasmo, contrazione, attrito, resistenza, impedenza.

Gli strumenti tecnologici misurano ciò che c’è e non considerano ciò che non c’è. Ciò che manca -l’aspetto “wabi”- non è assente, è solo invisibile.

Osservare l’invisibile significa sapere che c’è e avere fede nel fatto che c’è.

La tigre che dorme ha fede nel fatto di poter percepire la preda, perciò, anche nel sonno più profondo, nessuno osa avvicinarsi a lei.

Chi non è totalmente presente a se stesso, conosce le cose solo a metà, solo nell’aspetto visibile, mai nell’aspetto invisibile, lascia sempre una metà di sé lontana: quando si addormenta dimentica lo stato di veglia e quando si risveglia dimentica lo stato di sogno.

La capacità di ricordare la condizione di sogno e la condizione di veglia simultaneamente, l’unione di giorno e notte, di femminile e maschile, di yin e yang, è uno stato di coscienza ampliata.

“Inemuri”, mi disse Noburo. “Non è solo la capacità di riposare varie volte nel corso della giornata, sui mezzi di trasporto o nelle pause del lavoro, è molto di più, in verità. È un potente strumento spirituale nel quale noi, sciamani yamabushi praticanti dello shugendo, ci esercitiamo per tutta la vita. Ma questo è anche lo strumento di cui ha bisogno il mondo per narrare una nuova economia, una nuova politica, una nuova ecologia, un uomo nuovo, per risolvere le contraddizioni della modernità, per ritrovare l’anima, che è natura, e riportarla a vivere e a trionfare.”

Una mente ampliata sa leggere il passato e sa vedere nel futuro perché è presente nell’istantaneità della medesimezza.

Wabi Sabi,  la bellezza della vita imperfetta –  edizioni Pickwick

Avvertenza

Il corso è svolto allo scopo della ricerca interiore, del problem solving e della crescita personale, non tratta e non si pone come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico/sanitaria. Esso è per tutti gli spiriti liberi, per chi sa scorge nelle difficoltà delle opportunità di crescita, per chi crede che la felicità sia cosa di questo mondo, per chi sa piangere a volte e ridere molto ed è disposto ad amare incondizionatamente.