Il Nat 36, La Sorella Minore, l’Arcano della Sudditanza e della Subordinazione.
Nel Buddhismo la nascita e il divenire sono visti come una grande immagine complessa, una sorta di ologramma, un’illusione, un miraggio, chiamato samsara, che si produce al fine di richiamarci a sciogliere gli attaccamenti e le paure per ritrovare lo stato dell’amore puro. Ogni singolo evento della vita ha questo significato.
Se gli attaccamenti non sono sciolti prima che la vita abbia fine, le paure non sono vinte e l’amore incondizionato non viene ritrovato, si muore con spavento; questo determina una contrazione, uno spasmo che chiude i sensi sottili. Ciò fa sì che la coscienza (chitta) si perda, cadendo nella fossa dell’inconsapevolezza (chitta maya). Bisognerà dunque che un’altra chiamata si produca a mezzo dell’immagine di una nuova nascita e di una nuova vita nella quale di nuovo si presenteranno paure e attaccamenti che dovranno essere superati e risolti.
Affinché un’immagine di nascita si produca è necessaria la manifestazione delle cosiddette “immagini fondamento”, esse sono: madre, padre, fratello maggiore, fratello minore, sorella maggiore, sorella minore, figlio, figlia, compagno, compagna o mancanza delle stesse. Si dice mancanza e non assenza, poiché le immagini fondamento non sono mai assenti, semmai possono essere invisibili.
Il Nat 36 è la Sorella Minore, l’Arcano della Sudditanza e della Subordinazione.
La sorella minore è il simbolo di una propensione a giocare il proprio ruolo un po’ in seconda fila, ad avere difficoltà ad assumere decisioni e responsabilità.
Se questo arcano è presente nella tua vita, devi contemplarlo e pacificarlo. Lascia scorrere davanti al tuo sguardo interiore tutte le sensazioni, le immagini, i ricordi del tuo aver agito in seconda fila e semplicemente dì a queste immagini “vi benedico, vi ringrazio, vi perdono, vi amo, ho fede in voi!” Liberando le immagini dal giudizio e dalle categorie diagnostiche, la Dea, la Sorella Minore, si pacificherà e diventerà una forza amica, capace di aiutarti a realizzare tutti i tuoi obiettivi.
Questa, che è l’arte della pacificazione delle immagini, costituisce un cammino controcorrente rispetto alla mentalità comune con la quale le persone del mondo affrontano se stesse.
Anziché costringere gli dei nella gabbia del giudizio mentale (che è il prodotto di quel processo di condizionamento che i più chiamano educazione), liberali e amali!
Conquistarsi il favore degli dei è un’arte che pochi possiedono, è assai preziosa!