Il Nat 35, l’Amante Leale, l’arcano della sincerità.
La sincerità, come tutte le cose, necessita di un parametro per essere misurata. Essere sinceri non significa dire le cose come stanno, perché le cose semplicemente non stanno, non esistono affatto, prima di essere raccontate.
È il racconto che porta in essere gli eventi. Il racconto di tutto ciò che tu puoi essere è dentro di te fin dal tuo concepimento, il tuo daimon, il tuo spirito guida, te lo sussurra all’orecchio fin da allora, ma non sempre hai la calma necessaria per udirlo.
Essere sinceri significa agire in conformità con il proprio destino e realizzare la missione della propria anima, il perché l’anima è venuta.
Per udire la voce del daimon devi fermare il brusio della mente. Una cosa è certa: non puoi andare oltre la mente con la mente stessa. Per elevarti al di sopra della mente ordinaria, in un cielo sereno di pace e di luce imperturbabile, devi avere degli alleati muniti di ali che ti aiutino a sollevarti.
Alla mattina, quando ti svegli, guarda fuori dalla finestra e, se c’è il sole, chiedi al sole di aiutarti, se piove, chiedi alla pioggia, se nevica, chiedi alla neve, se c’è nebbia, chiedi alla nebbia, se c’è vento, chiedi al vento, chiedi al tuo cane, al tuo gatto, al passero che canta sul davanzale della tua finestra.
Secondo il Bardo Tösgrol, tutti gli animali a cui ci siamo rivolti con pensieri d’amore ci aiuteranno nel transito dalla morte alla successiva rinascita. Ma poiché la morte e la vita sono, in verità, simultanee, il Libro Tibetano dei Morti non ti sta dicendo altro se non che gli animali sono i tuoi angeli. Infatti, in ogni momento della tua vita compi un transito. Passare dall’inganno del mondo e della mente alla verità dell’anima è un transito, è una morte e rinascita. Chiedi alla natura di aiutarti a sollevarti oltre il brusio della mente ordinaria. La natura è piena di angeli, il cielo è chiarezza senza perturbazioni.
