Quando creano, i ribelli danno completamente se stessi con passione. Essi sono individui impegnati in una intensa auto esplorazione. Nati in un mondo senza prospettive, dove gli altri semplicemente si fanno trasportare dalla corrente, essi creano il proprio sistema di regole e le vivono, malgrado ciò che sta loro intorno. In una società dove l’uomo medio è un conformista che accetta le miserie e i disastri con lo stoicismo di una mucca che vede un treno sfrecciare ad alta velocità al di là del passaggio a livello che delimita il proprio campo, i ribelli combattono senza arrendersi. Le culture che incorporano i ribelli possono beneficiare del loro contributo. Le culture che alienano i ribelli, reprimendoli, perdono i contributi più visionari, innovativi e rischiano di finire in una situazione malsana.
Il ribelle non solo deve farsi accettare, ma deve riuscire ad avere successo, perché solo in questo modo egli può aiutare la società e la razza umana ad evolvere. La sua mente ha lo stesso potere delle sue mani, non quello di afferrare il mondo, ma quello di cambiarlo.