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ONLINE – Wabi Sabi 6 – L’influsso benefico di una casa wabi sabi
27 Marzo 2022 @ 09:00 - 14:00
L’influsso benefico di una casa wabi sabi
Sesto appuntamento con la scuola di Wabi Sabi Mentoring, frequentabile anche singolarmente dai non iscritti alla scuola.
Il corso di oggi è il sesto appuntamento del programma della scuola Wabi Sabi Mentoring che prevede 16 appuntamenti mensili, che possono essere frequentati anche singolarmente.
Potrai seguire ogni corso singolarmente al costo di 120 euro, oppure acquistare l’intera retta della scuola in unica soluzione e risparmiare, perché ogni corso ti costerà 90 euro invece che 120.
Cosa imparerai:
In questo seminario considereremo l’ambiente dove vivi e troveremo soluzioni per migliorarlo.
I luoghi, le condizioni atmosferiche e le creature si influenzano vicendevolmente.
Ci soffermeremo a considerare tutti gli oggetti rotti, sbeccati, crepati che abbiamo in casa, anche le crepe nei muri e nelle mattonelle. Contempleremo il vuoto della crepa, il vuoto lasciato dal pezzettino che si è staccato o dal frammento che è saltato via. Semplicemente contempleremo il vuoto e sentiremo che questo vuoto ci mette in contatto con l’altra parte di noi, quella morente.
Contempla l’imperfezione dell’ambiente in cui vivi come un mezzo che ti connette alla tua vera natura. L’imperfezione è la via di connessione con la vera natura delle cose, perché la vera natura delle cose è sempre imperfetta, limitata, evanescente. Chi sei tu veramente?
Cosa avere con sé:
tappetino yoga, cappa magica, quaderno, matite colorate, penna, incensi e candele
Approfondimenti
La prova di questo io l’ho trovata nella storia di Evelina, nella sua disperazione e nella sua rigenerazione.
Evelina è venuta in questo mondo dotata di uno straordinario potere di astrazione che le consente di apprendere molto rapidamente, di connettere i concetti fra loro con una semplicità sorprendente e di creare immagini innovative, sconvolgenti, straordinarie; in poche parole, Evelina è geniale.
Quando è venuta da me era una donna di mezza età arrabbiatissima. Si sentiva non riconosciuta e, certamente, non lo era. Non era riuscita a trovare una reale collocazione alla sua genialità ed era veramente sottostimata nel suo ambiente lavorativo. Aveva finito per accusare il suo stesso potere, considerando che l’essere così brillante l’aveva spinta a non riuscire ad accettare certe condizioni e situazioni che le avrebbero permesso di fare carriera.
Trovai davvero insopportabile che lei stesse rivolgendo un giudizio così negativo alla sua stessa bellezza e unicità, e glielo dissi.
Siccome era una donna molto intelligente, aveva cercato, escogitato e sperimentato, nel corso degli anni, molti tentativi di soluzione. La prima cosa che evidenziai dai suoi racconti fu un elemento che spesso ho riscontrato nel corso della mia attività di counseling: le soluzioni tentate diventano il problema. Infatti, Evelina, oltre ad essere arrabbiata, era sfinita e profondamente sfiduciata.
Da dove potevo cominciare? Non c’era chiave di lettura, metodo, approccio che lei non avesse già sperimentato. Osservai le sue unghie per niente curate e mi venne l’idea: non avrei cominciato da lei, ma dall’ambiente dove viveva.
“Descrivimi la tua casa”, le chiesi.
“Uff!”, sbottò lei, “c’è poco da descrivere, è uno schifo!”. Il mio piccolo giardino è pieno del pelo del mio cane che sta facendo la muta, c’è più pelo che erba, perché io non spazzolo mai il cane, mentre dovrei farlo, in questo periodo, almeno una volta al giorno, per toglierli il pelo che sta cadendo e non lasciare che vada ovunque” “All’interno c’è il caos!” “Tutto appare vecchio, fatiscente e disordinato, perché io non compro più nulla da anni, non rinnovo, non faccio manutenzione e non riordino, sono troppo depressa e anche arrabbiata per farlo!”
“Benissimo!”, dissi io e incomincia il nostro percorso dai principi della casa wabi sabi.
Innanzitutto feci un patto con lei, che mi definì “la sua ultima spiaggia”. Il patto era che doveva applicare le mie consegne senza analizzarle, giudicarle, senza nemmeno riflettere. Siccome ero dichiaratamente la sua “ultima spiaggia” e lei non aveva più nulla da perdere, non doveva in nessun modo applicare la sua intelligenza alle mie consegne, doveva solo eseguirle, ovviamente era chiaro che non le avrei chiesto di fare nulla di illecito né di insalubre.
Ecco le prescrizioni che le feci di settimana in settimana.
Prima settimana. Ogni giorno osserva lo straordinario potere di fertilità del pelo del tuo cane che si infila nella terra, osserva come dai ciuffi di pelo mischiati alla terra nascano erbe e fiori, persino tra le mattonelle del tuo giardino e negli angoli più bui.
Seconda settimana. Soffermati a considerare tutti gli oggetti rotti, sbeccati, crepati che hai in casa, anche le crepe nei muri e nelle mattonelle e contempla il vuoto della crepa, il vuoto lasciato dal pezzettino che si è staccato o dal frammento che è saltato via. Semplicemente contempla il vuoto e senti che questo vuoto ti mette in contatto con l’altra parte di te, quella morente. Non c’è dubbio, infatti, che dal primo istante che sei nata hai incominciato a vivere, ma da quello stesso istante hai iniziato anche a morire. Dov’è l’altra te stessa, quella che abita oltre la Grande Soglia, nell’invisibilità? Devi recuperarla. È una operazione sciamanica, si chiama recupero dell’anima, devi compierla con l’aiuto della tua casa e dei suoi oggetti. Non puoi farla con la tua mente, se la farai con la tua mente sarai sconfitta. Come nell’arte del combattimento essere nello stato della non-mente è la chiave della vittoria, così tu devi fare il tuo recupero dell’anima attraverso le pure emozioni e sensazioni. Semplicemente contempla il vuoto delle crepe e delle fratture e dì a te stessa:
Che emozione mi dà? Che sensazione provo nel corpo? Dov’è la parte invisibile di me?
Voglio recuperare la mia parte invisibile!
Terza settimana. Contempla l’imperfezione dell’ambiente in cui vivi come un mezzo che ti connette alla tua vera natura. L’imperfezione è la via di connessione con la vera natura delle cose, perché la vera natura delle cose è sempre imperfetta, limitata, evanescente. Chi sei tu veramente? La risposta è nell’imperfezione dell’ambiente in cui vivi, perché questa imperfezione ti dà la dimensione della tua innarendevolezza ai canoni comuni di ordine e pulizia, ti segnala la presenza di un’anima ribelle ai luoghi comuni, alle norme, alle regole, ai canoni stereotipati di bellezza, e ti consente di immergerti in un viaggio che ti riporta all’origine della bellezza, quella autentica, naturale, selvaggia. Hai bisogno della tua anima selvaggia perché la tua rabbia sia ribellione e non vittimismo. La ribellione è una forma dell’amore.
Alla fine della terza settimana, Evelina si è licenziata per poter iniziare una attività in privato lavorando da casa. Ha convinto tre ex colleghe a divenire sue socie in una impresa di produzione di capi di abbigliamento sgualciti, rattoppati, sfilacciati, spiegazzati e fuori misura, che sono diventati in breve la moda dei giovani snob benestanti. Quando le hanno detto che i suoi abiti non avrebbero mai incontrato il favore del mercato perché troppo costosi per un pubblico giovanile, lei ha alzato il prezzo. Quando non la hanno fatta sfilare nelle manifestazioni ufficiali più riconosciute, lei ha creato ambienti virtuali per le sue sfilate pieni di oggetti rotti, consumati, molto disordinati e giardini incolti pieni di animali randagi. È stato un successo pazzesco!
Dopo cinque anni di intensa attività, Evelina ha venduto la sua azienda a una società che gestisce un marchio di alta molta molto conosciuto per una cifra esorbitante e da allora si dedica a scrivere libri, romanzi gialli, ovviamente con grande successo.
Le magie si fanno con poco, con le cose semplici e il più delle volte senza neppure doversi spostare da casa, perché ciò che la mente chiama “magia” è, in verità, il corso naturale che le cose assumono al cadere di ogni sforzo mentale.
Evelina aveva una grande mente che usava contro se stessa, spegnerla per tre settimane e poi farla ripartire su di un altro piano, nella dimensione delle ombre, del vuoto, del caos, dell’incontrollabile, nel mondo della fede, dell’emozione e del sentimento, le ha permesso di scoprire un nuovo metodo di pensiero, il pensiero mitico-poetico, che è il vero strumento dell’anima e dei suoi obiettivi.
Avendo investito gran parte dei soldi ricavati dalla vendita della sua azienda per mai più doversi preoccupare di guadagnare denaro, parallelamente all’attività di autrice di romanzi gialli, Evelina sta oggi avviando, con le sue ex colleghe ed ex socie, un e-commerce per la vendita di abbigliamento vintage, usato, il cui slogan è “preloved and faded” e cioè “pre-amato e sbiadito”. Il ricavato andrà interamente destinato all’acquisto di porzioni di foreste, al fine di proteggerle dallo sfruttamento economico.
In certi giorni Evelina si reca nel suo magazzino dove vengono tenuti i capi d’abbigliamento di seconda mano prima di essere spediti a chi li acquista attraverso l’e-commerce. Nell’osservare molto attentamente qualche capo, Evelina immagina chi l’ha indossato in passato e si figura la sua storia, le sue emozioni. Far rivivere il passato attraverso i segni del tempo, è una meditazione wabi sabi che consiglio a tutti coloro che amano il vintage.
Wabi Sabi, la Bellezza della Vita Imperfetta – Edizioni Pickwick)
Avvertenza
Il corso è svolto allo scopo della ricerca interiore, del problem solving e della crescita personale, non tratta e non si pone come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico/sanitaria. Esso è per tutti gli spiriti liberi, per chi sa scorge nelle difficoltà delle opportunità di crescita, per chi crede che la felicità sia cosa di questo mondo, per chi sa piangere a volte e ridere molto ed è disposto ad amare incondizionatamente.