Amo ergo sum

Meditazione, Yoga e Sciamanismo nella realtà virtuale | Tenet

Viviamo in un mondo virtuale e dobbiamo scoprirlo. Il grande inganno è proprio credere nell’oggettività delle cose, in una realtà, cioè, sostanziale e concreta che non sia vacuità. Non si tratta di una posizione nichilista, ed infatti nella visione buddhista, la vacuità non è il niente. Essa è la pura volontà di esistete. Ma esistere significa esserci per la morte. Dunque, l’aspirazione ad esistere è volontà di darsi, di offrirsi. L’esistenza è inafferrabile, in forza della sua natura intrinseca. 

Viviamo in un mondo virtuale in cui le cose materiali appaiono vere, in realtà esse sono sogni, illusioni, immagini. Viviamo in un mundus imaginalis che è anche un mundus symbolicus. 

In questo mondo la natura, con la sua caratteristica di impermanenza, risulta essere proprio il principale simbolo del “sacrum facere”, del darsi. 

Ma che cosa è la natura? 

Se partiamo dal presupposto che “natura” sia qualcosa a cui si può contrapporre qualche altra cosa, allora noi non abbiamo nulla di naturale nel nostro mondo: persino la parola scritta nella bibbia. Dai segnali di fumo dei primitivi, dalla clava fino ai computer di oggi, tutto ciò che l’uomo produce può essere contrapposto alla natura. Ma questa posizione non ha senso, perché l’uomo è un prodotto della natura. La separazione natura/cultura non regge. Meglio includere la nostra trasformazione culturale e tecnologica nella grande spinta evolutiva che rappresenta la natura, una gigantesca spinta evolutiva che muove verso gradi di libertà sempre più elevati. 

La parola “natura” stessa indica il cambiamento. Essa proviene dal latino “natura” che significa “ciò che sta per nascere” e che a sua volta è la traduzione latina del greco physis (φύσις). La natura, dunque, è intesa come un divenire o una generazione continua di forme. Le sue costanti sono la trasformazione, il cambiamento, la diversità. 

La contrapposizione natura/cultura viene in essere e acquista significato in una visione di stampo abramitico, nella quale Dio abita in un cielo lontano, distinto e separato dalla natura stessa. Su questa idea di Dio si costruisce il concetto di un principio metafisico, la mente, che è separato dalla natura ed è capace di dominarla. 

In quanto Presidente dell’Imaginal Academy, l’Accademia degli Immaginalisti, che è nata in Svizzera per opera della Associazione di Nonterapia nel 2003, io sono molto orgogliosa di aver potuto annunciare circa un anno fa, il lancio del primo ambiente virtuale in Europa nel quale fare meditazione. Si chiama Virtual Imaginal Academy ed è un ambiente appositamente realizzato per la meditazione. Si tratta di un luogo che richiama i paesaggi nei quali l’Associazione di Nonterapia organizza i propri viaggi e le proprie ricerche: Mongolia, Giappone, Himalaya, Siberia, Sud America, ecc. 

I praticanti possono incontrarsi nella steppa della Siberia, immergersi in un torrente e raccogliersi in una yurta. Possono suonare il tamburo, estrarre una carta, disegnare, danzare con il proprio spirito animale e animare il proprio totem, infine raccogliersi in meditazione al suono di una campana. 

Virtual Imaginal SCW è il primo progetto in Europa che porta la meditazione, il rituale spirituale, il counselling e il life coaching nella realtà virtuale. 

Per chi ha scelto il cammino spirituale, che è il cammino del sacro e dell’amore, piuttosto che quello della religione del potere, la scienza e la tecnologia possono rappresentare degli aiuti straordinari per vivere nella sintesi di natura e cultura ad un grado molto elevato.

Alcuni spazi del nostro metaverso sono gratuiti e aperti a tutti, altri sono riservati agli abbonati alla nostra membership premium. Non è necessario avere gli oculus per visitare i nostri siti virtuali, però, ovviamente, con gli oculus si ha la totale immersione nella realtà virtuale. 

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Morgan K Barraco