Digiunare vuol dire imparare a familiarizzare con la mancanza e con il vuoto. Un percorso di digiuno immaginale ci permette di unire due mondi, il visibile e l’invisibile, la vita e la morte, il conscio e l’inconscio. In un recente articolo per Vivere lo Yoga, ho messo l’accento sul corpo inteso come simbolo di forze che incontriamo nel corso della vita e che lasciano una traccia, modellandolo.
Un percorso di digiuno ci permette di imparare a entrare in contatto con la mancanza e il vuoto. Ogni volta che parliamo di vuoto, parliamo di anima, per la quale non esiste la perdita, ma solo il viaggio da una parte all’altra della Grande Soglia.