Secondo la tradizione Zen, proprio nella “piccola pancia”, risiede il il centro vitale di tutti noi. «Nell’uomo l’energia è nell’Hara che è un punto che sta circa tre dita sotto l’ombelico. Per intenderci è dove i praticanti di arti marziali colpivano con la spada per fare harakiri, e non per niente colpivano il centro vitale». Così ci aveva spiegato la maestra spirituale Selene Calloni Williams che ci ha insegnato ad ascoltare il nostro corpo per comprendere che il nostro corpo è fatto, come dice Jung, «di pura possibilità».
Nella breve intervista, SCW sottolinea come ogni essere umano sia un flusso nell’energia cosmica e che avere il controllo lo Hara, dove si trova il centro di controllo delle energie cosmiche, vuol dire avere il pieno controllo delle nostre energie, del benessere con noi stessi e gli altri.
Lo hara è un concetto centrale nella cultura giapponese, riferito al centro energetico situato circa due dita sotto l’ombelico. Nella tradizione orientale, lo hara rappresenta il fulcro della vitalità e della stabilità fisica e mentale. È considerato il centro del corpo, da cui proviene la forza vitale, essenziale per il benessere e l’equilibrio interiore. Coltivare la consapevolezza dello hara attraverso pratiche come la meditazione e le arti marziali aiuta a radicarsi, migliorare la concentrazione e affrontare le sfide della vita con calma e determinazione. È un concetto fondamentale per chi cerca armonia tra corpo e mente.
