Decimo appuntamento con la rubrica Agorà su iO Donna: in questa nuova occasione, Selene Calloni Williams parla della Festa della Donna e dell’Anima. “L’archetipo femminile è notte”, scrive nell’articolo, “Per il mondo è troppo tardi, ma per noi c’è ancora speranza”. Spaziando dalla sua esperienza personale ai giorni d’oggi, SCW invita il lettore a fare una profonda riflessione sul maschile e femminile alla luce della visione archetipica.
“Ho vissuto in prima persona la complessità di questi ruoli: negli anni Ottanta, il mio maestro di meditazione, il venerabile Gata Thera, nel romitaggio buddhista della foresta di Habarana, mi iniziò al lignaggio del bhikkhu, il monaco, perché allora quello femminile delle bhikkhunī non era ancora riattivato. Essere stata uomo e donna mi ha insegnato che la vera libertà nasce dall’integrazione degli opposti.”
La festa internazionale dell’uomo e il dono del femminile
Mentre il mondo è pronto per celebrare le donne l’8 marzo 2025, SCW invita a riflettere su una ricorrenza meno nota: la Giornata Internazionale dell’Uomo (19 novembre), una festa non riconosciuta dall’ONU e che ha il nobile scopo di promuovere modelli maschili positivi.
Per l’autrice, il femminile è prima di tutto “anima” e “ombra”, come sottolineato da Carl Jung, “il lato sconosciuto che sfugge alla ragione. L’eterno femminino, come lo descrive Goethe nel Faust, è la forza che spinge l’uomo a evolversi, a cercare una conoscenza superiore al razionale. È un’essenza notturna, lunare, sotterranea: l’underworld, il regno delle ombre, dell’invisibile”.