Fra mitologia, musica ed eroine pucciniane: SCW torna al Filologico | Milano
18 Dicembre @ 18:00 - 20:00
Selene Calloni Williams in un viaggio fra musica, mitologia ed eroine pucciniane, grazie all’evento esclusivo Giacomo Puccini, quadri di vita e musica: l’evento sarà il 18 dicembre 2024, dalle ore 18 in poi, presso il Circolo Filologico Milanese sito in via Clerici n.10, Milano. L’incontro verrà accompagnato dal pianoforte di Luigi Palombi e dalle narrazioni del professor Luciano Tellaroli.
In questa nuova occasione, Selene narrerà le eroine pucciniane dalla prospettiva immaginale.
Come partecipare
La prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti: puoi prenotare il tuo posto grazie al ticket che trovi su questa pagina o esprimere il tuo interesse telefonando al numero
+393513792104 (segreteria di Selene)
Il biglietto ha un costo di 33 euro (incluso il brindisi natalizio).Â
La musica ha una potente forza spirituale, agendo come un ponte tra il mondo terreno e quello trascendente. Per mezzo di melodie e armonie, raggiunge le corde più profonde dell’anima, evocando emozioni e stati di coscienza che parole e gesti non possono esprimere. In diverse culture, la musica è spesso al centro di pratiche religiose e meditative, aiutando le persone a connettersi con il divino o con il proprio sé interiore. Sia nei canti gregoriani, nei mantra buddisti o nei gospel, la musica eleva lo spirito, promuovendo un senso di pace interiore e una profonda connessione con l’universo.
Tra i miei compositori preferiti, Giacomo Puccini ha segnato la storia. Considera “Turandot”, la sua opera finale, una storia di redenzione e amore trascendente ambientata in una Cina mitologica. L’opera esplora temi profondi come il sacrificio, il mistero e la trasformazione spirituale attraverso il personaggio della principessa Turandot, che pone enigmi mortali ai suoi pretendenti. La conclusione dell’opera, dove il principe sconosciuto scioglie il cuore gelido di Turandot con un bacio, simboleggia il potere dell’amore nel superare ostacoli insormontabili, elevando l’umanità verso una comprensione più profonda dell’altro. Questa storia di redenzione rappresenta un viaggio verso la compassione e l’illuminazione spirituale, sottolineando l’importanza dell’amore e del perdono.
Non ti viene in mente un mito specifico pensando a tutto ciò?
Riflettendo ancora sulla musica, non possiamo però escludere i suoni, soprattutto quelli della natura, che esistono fin dalla notte dei tempi. Anche il silenzio, che come il buio in relazione alla luce, non è assenza di suono.
Immagina il crepitio di un fuoco acceso, magari un camino, in una notte improvvisamente fredda nonostante la stagione calda. Quante volte ti sei lasciato cullare dai colori di ogni fiamma, osservando le loro danze, l’armonia della loro fusione e il loro apparente distacco? E poi, l’odore della legna, il tronco che cade sulla brace sottostante.
Musica e anima vanno inevitabilmente di pari passo. Dopotutto, nelle meditazioni suono sempre il tamburo che, come sai, ha un significato profondo a livello sciamanico.