Un’esperienza unica che porta la firma di un decennio di esperienze di Selene Calloni Williams in Altaj.
L’Altaj è un luogo di grande magia, di archeologia, di natura selvaggia, di anima e di bellezza. Innumerevoli volte SCW con suo figlio Michelangelo, studente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Cambridge, e la loro amica altaica Irina hanno visitato l’Altaj intessendo una fitta rete di contatti assai preziosi con sciamani e mistici del luogo. Da qui sono nati i libri di SCW “Il Profumo della Luna” e “Discorso alla Luna” ed è nata altresì l’avventura in Altai che Voyagesillumination è felice di poter proporre oggi in assoluta esclusiva con la guida impareggiabile di Irina e il privilegio unico di essere ammessi al colloquio con sciamani straordinari: Svetlana, la grande protagonista dei romanzi di SCW, Rosa, maestra di trance, Olga, la cacciatrice di spiriti, Margherita la kazaka che parla con gli antenati, Valentina, la guaritrice e, forse, Kazimir, lo sciamano dalla pipa d’argento.
Poi l’avventura prosegue con l’esplorazione di Ukok uno dei luoghi più fantastici, mistici e surreali del pianeta, dove sei più vicino al cielo e dove le idee ti ispirano di più. “Nessuno torna da Ukok senza un prezioso tesoro di ispirazioni creative!” (Svetlana in “Discorso alla Luna”).
Stare una settimana a Ukok è rigenerante per corpo e spirito: le acque purissime dei fiumi purificano l’intestino, il sistema immunitario viene rinforzato, si acquista in salute, bellezza e pace più che in qualsiasi Spa. La natura è il vero medico, il vero maestro, la vera guida.
L’avventura a Ukok è proposta a cavallo perché è il modo migliore per godere delle bellezze de luogo. Ukok, il “Pascolo Celeste”, è uno dei luoghi più mistici al mondo, dove la bellezza diviene immediatamente idee creative. Non è necessario sapere andare già a cavallo per affrontare questa avventura. In loco, infatti, verranno fornite tutte le istruzioni necessarie per cavalcare. I cavalli si muoveranno quasi sempre “al passo”, mai “al galoppo”, raramente “al trotto”. I percorsi affascinanti non sono semplici, comportano l’attraversamento di paludi, torrenti, salite e discese, ma, sotto la guida esperta di Irina e degli stallieri che accompagnano la spedizione, anche l’assoluto principiante può farcela con grande soddisfazione. Un sincero aumento della confidenza in sé, la sensazione di farcela in qualsiasi situazione e la certezza di poter realizzare i propri obiettivi fanno di questo viaggio un capolavoro di coaching psicologico e di crescita personale.
Il viaggio rilascia crediti per la Scuola per Guida di Forest Therapy. Praticheremo lo Shinrin-Yoku in un ambiente naturale meraviglioso.
PROGRAMMA
Primo giorno. Arrivo a Barnaul. Trasferimento a Gorno-Altajsk. Sistemazione in albergo. Visita del Museo Nazionale della Repubblica degli Altaj. Pernottamento in albergo.
Secondo giorno. Trasferimento a Kosh-Agach. Pernottamento in albergo.
Terzo – sesto giorno. Incontri e rituali con sciamani nella regione di Kosh-Agach. Pernottamento in albergo.
Settimo giorno. Trasferimento a Giazator. Preparazione per la parte a cavallo del viaggio. Pernottamento in capanna.
Ottavo giorno. Giazator – fiume Gizator – torrente Sudobaj (2-3 ore in sella)
Al mattino verranno assegnati i cavalli e fornite le istruzioni necessarie per cavalcare in modo sicuro. Ognuno dovrà portare parte delle provviste e equipaggiamento del gruppo nelle proprie bisacce. Si parte dal villaggio kazako di Giazator per poi attraversare l’omonimo fiume e lasciare la sua ampia valle per la stretta gola del torrente Sudobaj. Più avanti la vista si aprirà sull’intera catena montuosa Juzhno-Chujskij con il suo picco più alto, l’Iktu (3936 metri). Sulle sponde del torrente Sudobaj metteremo campo. Ci sarà poi la possibilità di salire, a piedi, su una delle cime più vicine per godere di una meravigliosa vista sul villaggio di Giazator e la sua valle. Pernottamento in tenda.
Nono giorno. Torrente Sudobaj – passo Kara-Bulak (2800 metri) – fiume Kara-Bulak (6-7 ore in sella). Si arriverà in mattinata alla sorgente del torrente Sudobaj per poi affrontare la ripida salita al passo Kara-Bulak, alto 2800 metri. Sulla cima del passo vi si aprirà una vista mozzafiato: davanti a voi il misterioso altipiano di Ukok delimitato dalle cinque cime del massiccio Tabyn-Bogdo-Ola, mentre dietro alla schiena vedrete gli alti picchi della catena Juzhno-Chujskij, con la possibilità di vedere, nella distanza, si diradassero le nuvole, i tre picchi del monte Belukha, il più alto della catena Katunskij e di tutti gli Altaj. Scendiamo dal passo lungo le pittoresche sponde del fiume Kara-Bulak, con la loro flora estremamene ricca di fiori. Il lago alla sorgente del fiume Kara-Bulak si presenta con una curiosa forma e colore. Metteremo campo sulle sponde del fiume, non lontano da una meravigliosa cascata. Pernottamento in tenda.
Decimo giorno. Fiume Kara-Bulak – fiume Akkol – fiume Ak-Alakha – Kyzyltash – fiume Kalguty – fiume Ak-Alakha (7-8 ore in sella). Giornata piena ed emozionante. Continueremo il percorso lungo la valle del fiume Kara-Bulak fino alla sua immissione nel fiume Ak-Alakha. Sulle sponde di quest’ultimo incontreremo i primi resti archeologici. Per godere di una vista sull’alto di tutto l’altipiano di Ukok ci manterremo ad un’altezza di 2600 metri. Vi si presenterà alla vista una pianura cosparsa di innumerevoli laghetti alpini di colore scuro tra i quali serpeggiano torrenti di colore bianco-latte. Si aprirà una vista ancor più spettacolare sul massiccio Tabyn-Bogdo-Ola (le Cinque Cime Sacre, come furono battezzate dallo stesso Gengis Khan), che formano il limite sud dell’altipiano. Una di queste cime, Najramdal (4374 metri), è la più alta in Siberia dopo il Belukha. Tanti pensano che proprio questo massiccio montuoso formi la porta d’entrata per la leggendaria Shambala. Da sempre l’altipiano è stato considerato sacro dalle popolazioni dell’Altaj. Qui sono stati effettuati importanti ritrovi archeologici che attestano la presenza di popolazioni turciche, scite, unne e sarmate. Nella zona di Kyzyltash sarà possibile osservare petroglifi raffigurati animali e risalenti a 4700 anni fa. Nella valle del fiume Kalguta potrete invece vedere i resti di un cimitero kazako della fine dell’ottocento. Seguiremo gli stessi sentieri percorsi nei secoli da guerrieri, nomadi, mercanti e dello stesso Gengis Khan. Ci accamperemo presso il ponte sull’Ak-Alakha. Pernottamento in tenda.
Undicesimo giorno Fiume Ak-Alakha – tomba della “Principessa degli Altaj” – caserma di Bertek – lago Kalgin-Kul (6-7 ore in sella). Continueremo la nostra escursione per l’altipiano che costituisce un vero museo all’aria aperta. Incontreremo per la via resti archeologici di varie epoche, inclusi kurgan, menhir, steli altri tipi di monumento funebre. Arriveremo finalmente al luogo dove avvenne uno degli più sensazionali ritrovamenti archeologici in Russia, quello della mummia della “Principessa degli Altaj”, una giovane donna scita sepolta in una tomba monumentale. Passeremo poi da una caserma delle guardie di confine per il controllo dei documenti, per poi procedere fino al lago Kalgin-Kul, sulle quali acque azzurre volano i gabbiani, a migliaia di chilometri dal mare! Opzionalmente, si può poi salire su un vicino colle (2624 metri) per ammirare i laghi e le montagne circostanti dall’alto. Pernottamento in tenda.
Dodicesimo giorno. Lago Kalgin-Kul – fiume Akkol (6-7 ore in sella). Attraversamento dell’altipiano di Ukok, salita fino al passo Karsulu (2500 metri). Dal passo si potrà godere di una vista mozzafiato sul massiccio Tabyn-Bogdo-Ola e tutto l’altipiano, l’ultima, infatti, prima di lasciare Ukok. Da lì cominceremo a scendere verso il fiume Akkol. Pernottamento in tenda.
Tredicesimo giorno. Fiume Akkol – passo Bugymuiz – fiume Ildeghem (6-7 in sella). Per la steppa saliremo fino al passo Bugymuiz (2843 metri). La salita non è ripida e offre ampie vedute sulla catena Juzhno-Chujskij e sul massiccio Shenelju. Incominceremo a scendere prima di accamparci in un bosco sulle sponde del fiume Ildeghem.
Quattordicesimo giorno. Fiume Ildeghem – Giazator (4-5 ore in sella). Attraverso i boschi scenderemo per la valle del fiume Gizator per poi attraversare il fiume stesso e tornare al villaggio di partenza. Fine del tragitto a cavallo. Sauna russa. Pernottamento in capanna.
Quindicesimo giorno.Trasferimento a Barangol. Visita di siti storici e attrazioni naturali sulla strada. Cena d’addio. Trasferimento a Barnaul (850 chilometri). Pernottamento in albergo.
Sedicesimo giorno. Rientro
N.B. IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI
COMMENTI DEI NOSTRI VIAGGIATORI:
- ROBERTA ROTATORI - Viaggio in Siberia luglio 2018
Ad un anno di distanza dal viaggio in Altaj mi sento profondamente cambiata... la sciamana Margherita che parla con gli antenati mi aveva annunciato l'arrivo di un bambino nella mia vita! Al momento non le ho creduto era impossibile invece dopo neanche tre mesi dal rientro ho scoperto di essere incinta. Il suo arrivo è previsto per Luglio proprio mentre l'anno scorso ero ad Ukok e qualcosa mi dice che nascerà il giorno in cui sono caduta nel fiume (24 luglio).
Ogni mattina benedico e ringrazio le mie potenti antenate... le sento molto vicine, vegliano su di me e mi portano in dono creatività e ispirazione tanto che ho bisogno di scrivere... sto scrivendo un libro che oltre ad aiutare me spero che aiuti tante adolescenti!!!
Un caro e affettuoso abbraccio! Grazie di cuore! Roberta!
- TADDEI NICOLETTA - Viaggio in Siberia luglio 2018
Il viaggio a Ukok è sempre ancora fortemente dentro di me. Quando diversi anni fa ho fatto la camminata sui carboni ardenti, mi era stato detto “hai camminato sul fuoco, cosa vuoi che sia camminare sulla terra”. Ecco Ukok mi ha dato e mi da sempre e ancora la stessa sensazione.
Infatti già dopo Edimburgo volevo dare un’iniziazione di MM che si è consolidata dopo la Siberia. Il mio punto debole, se così si può dire, è parlare in pubblico, e invece l’ho fatto ed è andato tutto benissimo.
Anche Svetlana è nei miei pensieri e spesso mi ritrovo a pensarla con molto affetto.
Il viaggio continua e spero di vedervi presto per nuove esperienze e sorprese.
Un abbraccio, Niki
- ANNA MANSI - Viaggio in Siberia luglio 2018
Sono molti i cambiamenti che verifico quotidianamente nel mio percepire e agire. Sono convinta che il trekking a cavallo, attraverso l’altopiano siberiano, mi abbia risvegliato a un sentire interiore, che mi ha messo in vero contatto con la natura. Oggi mi percepisco molto più attenta e partecipe al mondo vegetale intorno a me, come a quello animale di cui già sperimentavo il piacere. Il mio lato selvaggio più profondo sta emergendo e mi sta donando gesti di autenticità con me stessa, prima di tutto, e nel mio rapportarmi al mondo. Tutto ciò mi da sicurezza, entusiasmo, coraggio e vitalità.
La prima ispirazione potente è giunta a dicembre, con un forte desiderio di attuare ciò che, da tempo, non mi decidevo a fare, cambiare lavoro!
Un’altra ispirazione è stata, a fine dicembre, la mia iscrizione alla scuola di yoga sciamanico, alla quale sono molto grata. In questi mesi il primo incontro di yoga sciamanico, la lettura e le pratiche on line, la lettura dei libri e la visione dei video di Selene e la frequenza di alcuni suoi seminari, hanno innescato cambiamenti di attitudine mentale in me.
Ispirazione preziosissima è la chiamata che sento verso la mia possibile missione di vita, che, anche grazie al mio lavoro d’insegnante e al progetto che sto attuando a scuola (progetto Madre Terra), ho scoperto essere l’amore per la natura e il mio impegno nel divulgare l’Ecologia profonda!! Sto imparando da lei a darmi agli eventi, sono più pronta a cogliere le occasioni che prima, a causa di freni inibitori mi lasciavo sfuggire.
Mi sento più capace di vivere il piacere che la vita offre.
Dopo Ukok la priorità è tornata ad essere la Natura, quindi l'arte in funzione della natura. Questo mi sta spingendo a fare sempre più spesso esperienze in natura, a scuola con il mio progetto Madre Terra e nel mio tempo libero con camminate e attività manuale nell'orto.
Oggi sento prioritaria in me, l’esigenza di creare spazio e tempo per praticare, studiare e crescere nell’Ecologia Profonda.
Sento che tutti questi grossi cambiamenti sono stati innescati dal mio viaggio a Ukok.
un caro saluto a tutti.
CONTENUTI STAMPA
Sciamanismo dell’Altaj. Il Profumo della Luna, un racconto che cambia la vita
Il Profumo della Luna, un romanzo per la pace
APPROFONDIMENTI VIDEO
VIDEO - L'esperienza sciamanica e la psicologia archetipica
-
To know to travel with us
We organize study and research Journeys respecting nature and the cultures we visit. Books and documentaries are born from these trips. We take a lot of time to prepare these trips and still at the last moment before leaving, we reserve the possibility to change the program in line with the movements of the shamans or the characters that it is our interest to meet. Since our itineraries are not touristic, sometimes it is not possible to find accommodation of a high standard but it is necessary to adapt to sleeping in a tent, for example.
The preparation of a journey often requires years of work and we work with a lot of passion. Coming back from our journeys you will extremely enriched and with great inspirations in your heart, with new energies to do, to think, to create. Our travels have given a lot to many people. Sometimes you have to walk, sometimes sleep in a tent, sometimes travel the night because the ritual ceremony that awaits us at dawn is unmissable. But always what you receive in return exceeds a thousand times the effort that required.
Inner attitude
Who wants to come with us should accept all the peculiarities of our travels, should have a spirit of adaptability, and be seriously interested in the object of our research.
Who wants to travel with us should appreciate our ability, certainly unique and valuable, to trace paths to discover authentic characters able to give a lot on a human and spiritual level, such as great masters of yoga, shamans, tantric oracles, sadu, budo, etc. Our journeys require love for the earth, for Man, require enthusiasm (en-theos = being in God), intelligence, sensitivity, respect.
A trip with us can give a lot to anyone, but not everyone can come with us. For these reasons we carry out a telephone call or Skype interview with the interested parties before accepting them in our small travel groups.