La psicogenealogia e le costellazioni familiari ad approccio immaginale sono un mezzo privilegiato del “fare anima”.
Contemplare le immagini degli antenati è fare un’esperienza viscerale di noi stessi. È capire perché la nostra anima è venuta.
Nel lavoro della psicogenealogia e delle costellazioni ad approccio immaginale si usano molti strumenti diversi:
- il genogramma,
- il daimongramma,
- le Carte dei Nat,
- la costellazione immaginale
Ciascuno strumento verrà descritto ora brevemente di seguito.
Il genogramma
Il genogramma è una raffigurazione simbolica dell’albero genealogico, che comprende anche le relazioni emotive con gli avi. Inoltre vengono inseriti nella raffigurazione del genogramma gli avvenimenti più rilevanti, quali migrazioni geografiche, cambi di status sociale, gravi malattie, che hanno influenzato la storia familiare.
Contemplando il genogramma possiamo scoprire il mito che il costellante vive nella propria vita e aiutarlo a pacificare gli “spiriti” perturbati, quelle energie che minano l’armonia del sistema familiare. Conoscere il mito, portarlo alla consapevolezza, significa essere liberi.
Il daimongramma
Il daimongramma è il genogramma visto con gli occhi del daimon, lo spirito guida, che abita i mondi dell’invisibile. Contemplandolo ci connettiamo con il custode della missione dell’anima. Il daimon si esprime nei giochi infantili, nelle passioni e negli ideali dell’adolescenza, nei sogni riccorrenti, nelle spinte ideali che popolano la vita, nell’attività che ci danno piacere e che ci vengono naturali, senza bisogno di sforzo.
Le Carte dei Nat
Le Carte dei Nat sono uno straordinario strumento di “dialogo” con gli avi che Selene Calloni Williams ha riportato dai suoi viaggi di studio in Myanmar presso le tribù birmane. I Nat sono gli spiriti di natura o i Signori della Natura che gli sciamani birmani associano agli avi nei loro rituali. I Nat si rivelano sempre potenti forze ispiratrici nel lavoro con la psicogenealogia e le costellazioni ad approccio immaginale.
La costellazione immaginale è un viaggio iniziatico nella dimensione dell’anima, degli avi, nel mondo infero degli sciamani, un rituale di morte e rinascita mistica capace di dischiudere una nuova visione della vita e del mondo.
Nell’ambito immaginale la costellazione è un viaggio sciamanico, una sorta di caccia all’anima, nel quale il costellante trasforma i cosiddetti “obblighi d’amore inconsci” ricevuti dagli avi in investiture sacre, missioni da compiere con gioia nel cammino verso l’adempimento della Missione dell’anima.
La costellazione immaginale può avvenire in gruppo, con l’ausilio di persone che fungono da rappresentati, o a livello individuale, utilizzando le Carte dei Nat, i pupazzetti o altri oggetti significativi per il costellante.
Dopo una costellazione immaginale nulla è più come prima, il viaggio dell’eroe non passa inosservato e apporta grandi cambiamenti significativi!