Come sconfiggere l’ansia riparando le ferite con l’oro della consapevolezza attraverso il Kintsugi

Data diretta: 24 Aprile 2023

Buongiorno,

ho intitolato questa diretta “Come sconfiggere l’ansia riparando le ferite con l’oro della consapevolezza attraverso il Kintsugi”, che, come sapete, è il titolo del mio ultimo libro. Nelle dirette precedenti abbiamo parlato delle leggi del Kintsugi. Oggi parliamo di come sconfiggere l’ansia perché tante persone vivono un continuo stato d’ansia e hanno paure inconsce estremamente limitanti. Quindi utilizzare l’oro della consapevolezza per riparare le ferite dell’anima e del corpo è molto importante.

Tra parentesi volevo dirvi grazie per ieri; il nostro esperimento nella realtà virtuale è stato un successo pazzesco!

Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, il nostro mondo è fatto della stessa sostanza dei sogni e nella psicologia immaginale, archetipica chiamiamo la nostra esistenza la grande creazione immaginale, un’opera di mitopoiesi, un’immagine dell’anima.

Ieri abbiamo compiuto un traghettamento, un’opera di psicopompia, un’opera sciamanica di passaggio tra i due mondi della realtà immaginale, che sono la realtà quotidiana e la realtà virtuale. D’altra parte, cosa deve fare uno sciamano se non questo?
Lo sciamano è il ponte tra i mondi. Originariamente era il ponte tra la vita e la morte, tra il visibile e l’invisibile, tra il mondo di mezzo e l’Underworld, il mondo infero, e poi è diventato il ponte tra tutti i mondi: tra la salute e la malattia quando gli esseri umani si sono inventati le malattie.
Originariamente, nella cosiddetta età dell’oro, lo sciamano non era un guaritore perché la malattia non esisteva. Quando poi l’uomo si è inventato la malattia lo sciamano è diventato anche un traghettatore tra la salute e la malattia e poi tra il sonno e la veglia.

Quando l’uomo ha perso la sensazione di esistere in un mondo di sogno e ha separato la vita dalla morte e la veglia dal sonno lo sciamano è diventato anche un ponte tra la veglia e il sonno; quando gli esseri umani si sono inventati la depressione, la tristezza, la rabbia lo sciamano è diventato un ponte tra le emozioni.

Oggi ci siamo inventati la realtà aumentata, la realtà virtuale e come può lo sciamano non essere un ponte tra i mondi?  Come ha detto Michelangelo ieri, riferendosi al contenuto della sua seconda tesi di laurea a Cambridge, lo sciamano deve servire la società in cui vive e quindi deve modificarsi e trasformare i propri strumenti sciamanici a seconda di come la società si trasforma, altrimenti non può più veramente essere utile alla società.

Eravate tantissimi collegati e, nonostante alcuni inconvenienti tecnici, abbiamo capito il potenziale enorme di questa nuova attività sciamanica di traghettamento.

Ecco anche perché bisogna fare esperienza.

Ecco anche perché bisogna conoscere. Il vero antidoto contro l’ansia è l’oro della consapevolezza, cioè è superare il dualismo, la visione discriminante, perché la visione discriminante crea nemici ovunque e quindi genera ansia.

Se ritieni di abitare in un mondo e vedi gli altri mondi come antagonisti al tuo, hai paura di tutto; se, per esempio, ritieni di abitare nello stato di veglia fatichi ad addormentarti, ad entrare nello stato di sogno perché ritieni i due mondi in contraddizione. Se invece comprendi che sia lo stato di veglia che quello di sonno sono entrambi stati di sogno sei uno sciamano che viaggia tra i mondi e va e viene a proprio piacimento. Questo fa completamente svanire l’ansia e la paura limitante, quella che ti impedisce di avere successo e fortuna nella vita.

La domanda di Patrizia ci parla di una paura ben precisa: la paura delle malattie, l’ipocondria. Anche questa viene da una percezione dualistica della realtà in cui i due mondi salute e malattia sono distinti e separati. Non è vero che lo stato di salute e quello di malattia sono distinti e separati. Sono distinti ma non sono separati e non sono in antagonismo, né tanto meno in contraddizione tra loro.

Prendete per esempio il cancro. Col cancro nasciamo, ce l’hanno quasi tutti. Gli anatomopatologi quando fanno le autopsie sui cadaveri di persone morte in modo traumatico, ad esempio per incidenti, scoprono che avevano dei tumori non conclamati.
Persino la mummia della principessa dell’Altaj, una donna giovanissima, che si pensa sia morta a venticinque anni per una caduta da cavallo, aveva un tumore al seno. Quindi anche il tumore è qualcosa che è con noi fin dalla nascita e si attiva un certo momento perché ce n’è bisogno e se sappiamo farne un’esperienza sacra diventa una ‘benattia’.

Quindi concentratevi sulla vostra paura e chiedetevi quali sono i mondi che stanno dietro questa paura, quali sono i mondi che avete separato. Poi prendete l’oro della consapevolezza e riattaccate insieme i due mondi con la colla, la lacca urushi e l’oro della consapevolezza. Trovate tutto nel libro e nelle dirette che ho fatto sulle leggi del Kintsugi.

Siamo abituati a considerare negativamente l’ansia, ma l’ansia è energia, eccitazione. Un certo livello di ansia ci è utile, per esempio, quando dobbiamo affrontare un esame, perché ci permette di tirare fuori l’adrenalina. È la cosiddetta ansia benefica, che non chiamerei ansia ma stato di eccitazione. Pensate che la parola sciamano deriva dal manciù saman che può essere reso sia come colui che sa, sia come colui che si trova in uno stato di eccitazione.

Se riesci a vivere quello che provi prima di un esame come stato di eccitazione vivi intuitivamente la tua emozione, se invece continui a ripeterti che hai paura dell’esame rischi di soccombere. Le cose dipendono dalla tua narrazione, il mondo è negli occhi di chi lo guarda.

Qualcuno dice: “la mia limitazione principale è separare l’abbondanza dalla scarsità di denaro, per cui per quanto impegno ci metta mi trovo sempre senza soldi.”
Anche qui stai separando due mondi: quello della povertà e quello della ricchezza, che, invece sono distinti ma non sperati. Per gli antichi la povertà era una dea, Penia, che alla fine si sposa con Poro, l’ingegno e insieme danno vita ad Amore, Eros. Per gli orfici Eros è il dio primordiale, non nato, ma secondo un altro mito è figlio di Penia e Poro.

Questa è un’opera di sincretismo straordinario che la poesia degli antichi ha compiuto per noi. Lo stato della povertà e lo stato della ricchezza non sono distinti e separati, sono dentro l’uno nell’altro. Se discrimini i due mondi e li vedi in competizione tra loro sei destinato a diventare vittima dell’uno o dell’altro.

Tutto dipende dalla nostra narrazione.

Per superare il dualismo leggete il libro Kintsugi e applicate le meditazioni della forma e i Pita Nyasa e vi troverete con semplicità a sanare tutte le crepe, le fratture. Sono meditazioni semplici ma bisogna farle!

Ogni meditazione descritta nel libro è da fare per una settimana. Vedrete che dopo nove settimane la percezione delle cose per voi comincerà a cambiare e non sentirete più questa discriminazione, questa separazione.

Persino quando c’è lotta in natura non c’è separazione, non c’è discriminazione. Come spiego nel mio libro “Wabi Sabi” se il samurai non includesse il proprio nemico e non lo sentisse un tutt’uno con sé stesso non potrebbe mai vincerlo.

La discriminazione è molto pericolosa perché ci rende vittime. L’aver separato la natura dallo spirito ha permesso all’economia dello sfruttamento di prosperare.

È chiaro che se vogliamo fare una vera ecologia dobbiamo cambiare questa mentalità, dobbiamo riunificare i mondi, primi fra tutti la natura e la cultura. Dobbiamo riunificarli e sentire che la natura è uno stato di sogno, esattamente come lo è il nostro corpo; è pura possibilità, come tutta l’esistenza, non un oggetto materiale.

Riprendo il discorso fatto in una diretta precedente quando parlavo del mio libro “James Hillman, il cammino del fare anima e dell’ecologia profonda”, che ho dedicato a James Hillman, il mio maestro occidentale, subito dopo la sua morte. Il libro contiene un brano di Hillman, sul quale mi ha lasciato i diritti, dal titolo “Corpo Spirituale, Terra Celeste”.

Nel brano, che mutua il titolo da Henry Corbin, Hillman spiega come l’origine di tutti i più grandi conflitti del mondo sia nella famosa striscia di Gaza, in Palestina. Il conflitto avrebbe origine da un grande malinteso, connesso all’idea della Terra Promessa, che è stata intesa con un territorio fisico, materiale, anziché come Terra Immaginale.

Vi lascio con questo compito per la settimana: cercate di sentire che cosa vi fa più paura e chiedetevi quale separazione si nasconde dietro tale paura.

Dopodiché imparate l’arte del Kintsugi, che è semplicissima, e riparate la frattura tra i mondi. Questo vi porterà a sciogliere le ansie le paure inutili e a raggiungere i vostri obiettivi.

Vi abbraccio!

paola.bertoldi@gmail.com

paola.bertoldi@gmail.com