Il termine Mindfulness significa letteralmente “Pienezza Mentale” ed è tradotto anche come “Presenza Mentale”.
Essere “Mindful” significa sostanzialmente essere consapevoli. La Mindfulness è la via della consapevolezza, della piena attenzione cosciente, della presenza in ogni attimo. La via dell’esistere pienamente e con grande intensità.
L’approccio immaginale alla Mindfulness si caratterizza per la sua vicinanza all’insegnamento buddhista Theravāda delle origini ed è un cammino di riscoperta del sacro, del darsi, del superare gli attaccamenti. Non è una tecnica prettamente terapeutica, ma un viaggio interiore che apporta tantissimi benefici al corpo e alla mente.
La meditazione immaginale, che Selene Calloni Williams insegna nei suoi workshop, non ha come fine primario lo stare meglio, il potenziare la personalità, l’essere più performanti, è piuttosto un mezzo per sciogliere gli attaccamenti e le resistenze all’amore, che inevitabilmente, sciogliendo i blocchi e la paure dell’io, porta a vivere una vita appagante, a una maggiore lucidità e concentrazione.
Secondo i testi buddhisti esistono 1500 attaccamenti, minuziosamente descritti in ogni particolare. Tutti però riconducono all’attaccamento principale: l’idea di esistere come individui separati dal tutto, la sensazione illusoria della separazione. La meta ultima del cammino spirituale è la liberazione da ogni attaccamento e il ritrovamento dell’unione con il tutto, il Nirvana, parola sanscrita che significa estinzione,
Esistono molte tecniche per raggiungere lo stato di piena consapevolezza, dalla meditazione seduta, che si effettua in totale immobilità, alla contemplazione del proprio respiro, al viaggio all’interno del corpo a contatto con gli organi.
È importante sottolineare che nella visione immaginale gli organi non sono materia, – la materia non esiste se non come pura potenzialità -, sono emozioni, possibilità, dèi, come direbbero i grandi Jung e Hillman. Il cervello è la possibilità di conoscere, l’intestino è la capacità di provare emozioni, il cuore quella di amare, ecc.
Nei corsi di Mindfulness Immaginale pratichiamo anche la cosiddetta Chankamana, o meditazione camminata. È possibile essere pienamente attenti e consapevoli camminando lentissimamente e dando attenzione a ogni più piccolo movimento del corpo.
Fondamentale è anche la meditazione esistenziale, la pratica da compiere mentre si svolgono le attività quotidiane. il cammino del satipatthana, letteralmente il sentiero (patthana) della piena attenzione cosciente (sati). Consiste nel dare attenzione cosciente a ogni azione, a ogni emozione, a ogni pernsiero e senzazione fisica con la formula magica “so che”. So che sto camminando, so che sto provando dolore, ad esempio quando medito seduto immobile, so che sto provando gioia, tristezza, stanchezza, noia.
Dare attenzione cosciente significa amare, includere, non rifiutare nulla, sospendere il giudizio discriminante della mente
Con la spada magica della piena consapevolezza possiamo trasformare le difficoltà in alleati che ci indicano la via verso la libertà.
La pratica della Mindfulness aiuta a essere più sereni e calmi, aiuta a superare le paure, a sciogliere gli attaccamenti, che sono la fonte più ingombrante delle nostre limitazioni. Favorisce benessere e maggiore armonia psicofisica, poiché spinge a uscire dalla costrizione vincolante della personalità, la gabbia dell’io. Distaccarsi da essa attraverso la pratica meditativa è già un importante percorso che conduce a un profondo rilassamento. la meditazione ci porta verso il benessere totale, dato che ci spinge a uscire dall’individualità e da tutto ciò che essa comporta: un’individualità non solo mentale, dato che la morsa dell’io soffoca il nostro corpo. Nel cammino Theravāda, nel quale la Mindfulness si riconosce, praticando la meditazione, si esce dall’idea del materialismo e dell’oggettività delle cose. Si va oltre l’illusoria idea dell’io, ottenendo enormi benefici a livello integrale.